Don Lukoki e gli Europei di calcio a 5 per religiosi: “Bellissima esperienza”
06 Marzo 2019 05:00
Non ha trovato la via del gol, ma resta a tutti gli effetti il “bomber” con la tonaca da prete. Don Alphonse Lukoki, parroco di San Savino, è tornato a bocca asciutta (e con la gamba dolorante) dal campionato europeo di calcio a 5 per religiosi in Montenegro: “Purtroppo non ho segnato neppure una rete. La nazionale italiana ha perso contro la Polonia, la Croazia e la Bosnia-Erzegovina”.
Don Lukoki, centravanti di sfondamento e capitano degli azzurri, si è schierato in campo da titolare per quattro partite accanto al “collega” di reparto don Luca, parroco proveniente da Verona. Non è riuscito, però, a trascinare la squadra verso il trionfo: “Le altre nazionali dei sacerdoti hanno rinnovato l’organico, coinvolgendo i preti giovani. Noi italiani, invece, abbiamo un’età media di 50 anni. In più, il nostro allenatore non si è sentito bene e non abbiamo avuto una guida in panchina. E poi, nel match contro l’Albania – aggiunge con amarezza don Lukoki -, ho subito un brutto fallo che mi ha costretto a uscire dal terreno di gioco”.
Fatto sta che, a malincuore, l’avventura sportiva del parroco piacentino (unico rappresentante della nostra città) si è fermata nella fase a gironi della competizione, organizzata a scopo benefico con altre 18 nazionali di tutto il mondo. L’Italia è stata eliminata, ottenendo comunque una soddisfazione: la vittoria contro i padroni di casa, il temibile Montenegro. “I frati francescani e le suore italiane in Montenegro hanno fatto il tifo per noi. È stata un’esperienza splendida”. In questa cornice, incentrata anzitutto sullo spirito di fratellanza fra religiosi, ha promosso le bontà del nostro territorio: “Ho regalato ai partecipanti i formaggi piacentini, che hanno riscosso un grande successo”.
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