Baseball, ipotesi avvio il 14 giugno. Esordio con Codogno-Piacenza
09 Aprile 2020 03:26
Anche il baseball risente degli sconvolgimenti che il coronavirus ha generato nel mondo dello sport.
Nel corso della riunione in videoconferenza con i vertici federali, le Società della Serie B di baseball (presenti 28 su 30) hanno approvato le proposte della Fibs. In discussione, dopo l’ulteriore rinvio al 14 giugno dell’inizio dei campionati, c’era il nuovo format della stagione. Nella migliore delle ipotesi si andrà incontro ad un campionato in formato ridotto e quindi il benestare è arrivato per la riduzione del numero delle squadre in ognuno dei gironi che conseguentemente da 4 divengono 5. In ogni raggruppamento 6 squadre e così il Piacenza, nella nuova composizione, ritrova Fossano (CN), Milano 1946, Ares Milano, Codogno e Reggio Emilia che già erano presenti nei gironi originari ma perde le due parmensi Crocetta e Junior, dirottate nel Triveneto. In tutto dieci giornate con turni a doppi incontri e quindi venti partite in totale. Si termina a metà settembre prevedendo una sosta ad agosto.
Il format così concepito consentirebbe, senza bisogno di cambiamenti, un ulteriore spostamento della prima di campionato a metà luglio, nel caso in cui l’emergenza rientrasse con tempistiche più lunghe. Una volta terminata la stagione regolare, e qui sta la grossa novità, non ci saranno play-off e play-out con le retrocessioni in C azzerate ma le prime classificate dei gironi direttamente promosse in A2. Nessun cambiamento in merito alle normative sugli atleti comunitari sul cui concreto utilizzo però permangono al momento molte incertezze in quanto, la diffusione su larga scala della pandemia, rende remota la possibilità che, anche nel corso dell’estate, atleti europei possano arrivare nel nostro Paese.
Ha suscitato apprezzamento l’intenzione espressa dal Presidente Federale Andrea Marcon di essere presente, nell’auspicato turno d’esordio del 14 giugno, al diamante di Codogno per il derby Codogno-Piacenza, espressione di un territorio tra i più martoriati dall’epidemia. Poter giocare quelle partite vorrebbe dire aver vinto una prima battaglia.
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