Ghirelli e Scianò ribadiscono: “No alla ripartenza della Lega Pro”
20 Maggio 2020 19:13
La possibilità che la Serie C torni a giocare appare remota, ma la decisione del Consiglio federale di oggi (che non ha escluso la ripresa dei tornei professionistici di calcio) ha spiazzato i vertici della Lega Pro e molte società.
“Quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla – afferma il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli – noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club”.
Il Piacenza si era già espresso chiaramente sulla volontà di non riprendere, tanto che la società ha avviato un vera e propria rivoluzione in vista della prossima stagione, rescindendo gli accordi più onerosi. In ogni caso, nell’ipotesi in cui si ripartisse, sotto contratto restano mister Franzini e 18 giocatori. “Il problema non sarebbe quello – commenta il direttore generale biancorosso, Marco Scianò – ma riteniamo che la stagione debba chiudersi qui, non solo per ragioni di sicurezza, che sono prioritarie. Ipotizzando che ricominci, alla Serie C resterebbero 12 giornate più i play-off, da concludere entro il 2o agosto. E’ anacronistico pensare che si possa giocare così tanto a luglio e agosto. Noi facciamo il tifo perché il 28 maggio, quando ci sarà l’incontro decisivo con il governo, si decisa di far ripartire la Serie A, l’unica vera prorità che deve avere il nostro sistema”.
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