Andrea Dallavalle, quando talento e lavoro significano vittoria

31 Agosto 2020 08:00


“Ringrazio la mia famiglia, la mia fidanzata, il mio tecnico Ennio Buttò, tutti i miei amici, l’Atletica Piacenza e il mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle”. È un elenco sterminato quello che sgrana Andrea Dallavalle subito dopo aver stampato il 16.79 che, a a Padova, è valso al 21enne piacentino il primo titolo italiano assoluto nel salto triplo. Un risultato eccezionale per un atleta che nel corso degli anni ha dimostrato passione e serietà tali da condurlo al tricolore. Una prestazione che non stupisce più di tanto chi conosce il ragazzo nato in una famiglia in cui l’atletica si respira a pieni polmoni e che conferma quanto possa pagare il lavoro quotidiano, unito ad un innato talento.
Dallavalle ha firmato ieri un’autentica impresa precedendo l’amico rivale Tobia Bocchi (Carabinieri) fermatosi alla misura di 16.50. Il piacentino ha griffato così il record italiano dell’anno e si regala un traguardo che potrebbe rappresentare un punto di partenza importantissimo nell’ambito dell’atletica “dei grandi”.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà