Piace, partenza a rischio: domenica proclamato lo sciopero dei calciatori
22 Settembre 2020 18:51
Potrebbe essere a rischio il debutto in campionato di domenica del Piacenza calcio, atteso dalla sfida interna contro il Grosseto.
I giocatori, infatti, potrebbero entrare in sciopero.
“L’Associazione italiana calciatori, preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la Lega Pro sul regolamento del minutaggio dei giovani e l’abolizione delle liste dei giocatori utilizzabili nel Campionato di Serie C – di legge in una nota ufficiale – conferma che i calciatori non scenderanno in campo nella prima giornata di campionato, sabato e domenica prossimi. “L’azione di protesta nasce – spiega l’Aic in una nota – dall’inspiegabile passo indietro della Lega Pro, rispetto al regolamento in vigore nella precedente stagione sportiva, relativo alla reintroduzione di limitazioni, sostanzialmente obbligatorie, dell’utilizzo di un numero massimo di calciatori professionisti”
LA REPLICA DEL PRESIDENTE DELLA LEGA PRO FRANCESCO GHIRETTI
“Il 27 settembre il campionato partirà regolarmente con le nuove regole che i presidenti democraticamente hanno votato in assemblea a tutela degli interessi collettivi. Milioni di tifosi attendono di poter tornare ad avere uno squarcio di normalità in questa tragedia planetaria che da febbraio tutti noi stiamo vivendo. La gente vuole tornare a liberarsi dalle preoccupazioni per 90 minuti alla settimana, gioendo per un gol. Noi stiamo lavorando da mesi per questo e per consentire ai tifosi di farlo allo stadio. I presidenti stanno dando fondo a tutte le loro risorse per consentire ai calciatori di svolgere il proprio lavoro in sicurezza nonostante un protocollo economicamente insostenibile.
Ora basta. Le accuse e le minacce non sono più accettabili. Il campionato partirà ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Sono certo che i calciatori faranno la cosa giusta senza danneggiare l’intero sistema. Dobbiamo ripartire, chiedere insieme che si aprano, in sicurezza, gli stadi ai tifosi, si allentino i protocolli sanitari. La crisi è seria, da febbraio non entrano risorse nelle casse dei club, si rischia il crac”.
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