I mille dubbi dello sport piacentino: “Attendiamo chiarimenti”
19 Ottobre 2020 12:16
Mille dubbi che necessitano chiarimenti, per esorcizzare il rischio della libera interpretazione. Sono ore calde per lo sport piacentino, con atleti e società che stanno cercando di “decifrare” il nuovo Dpcm del governo, che che impone – nella speranza di ridurre i contagi da Coronavirus – un’ulteriore stretta sulle attività sportive.
Secondo le recenti disposizioni, infatti, “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionale e nazionale”, mentre “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizioni”.
Sospese, dunque, tutte le attività sportive amatoriali. I dubbi, però, non sono pochi: per quanto riguarda il calcio, infatti, il livello regionale in alcuni territori arriva fino alla Prima categoria, in altri fino alla Seconda: quindi, in certe zone, lo stop riguarderebbe esclusivamente la Terza Categoria , mentre in altre il fermo toccherebbe anche la Seconda Categoria. In questo senso il calcio dilettanti piacentino, come spiega il delegato provinciale Figc, Luigi Pelò, rimane in attesa di conferme. “Stiamo aspettando notizie da parte del comitato regionale, che a sua volta ha chiesto a Roma ulteriori chiarimenti. La voce ‘attività di base dilettantistica’ non si riesce infatti ad interpretare correttamente. L’unica cosa certa è lo stop della Terza Categoria, così come quello del settore giovanile. L’auspicio è che entro la giornata di oggi ci facciamo sapere qualcosa di più”. Al momento, stando al Dpcm, giocherebbero Serie D, Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Da capire meglio, invece, la situazione dei campionati giovanili Regionali e Interprovinciali.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Pelò si schiera anche il delegato provinciale del Coni, Robert Gionelli: “Il dato di fatto è che da oggi la situazione cambia: a livello agonistico le sole competizioni permesse sono quelle di livello nazionale e regionale. Anche li, però, occorre andare a vedere nell’ambito delle singole federazioni, dato che molte concepiscono alcuni campionati come di livello regionale, anche se in realtà dal punto di vista geografico non lo sono. Come altre volte, insomma, sarà necessario qualche chiarimento in più. Non tutto, al momento, è di facile attuazione”.
Per il livello provinciale, società, associazioni sportive ed enti di promozione possono proseguire gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale.
Capitolo palestre e piscine: come confermato dal presidente Conte, avranno a disposizione una settimana per mettersi a norma. Per il momento, dunque, rimangono aperte. Per il basket, si potranno continuare a giocare i vari campionati, ad eccezione dei campionati giovanili provinciali. Nella pallavolo sono i comitati territoriali ad organizzare Prima, Seconda e l’eventuale Terza Divisione, quindi tutti bloccati in attesa di tempi migliori. Nel calcio a 5, invece, il livello provinciale parte dalla Serie D.
Tutto confermato invece per quanto riguarda la presenza di pubblico negli impianti sportivi, col 15% delle capienze fino al tetto massimo di mille spettatori per gli impianti all’aperto, e 200 per quelli al chiuso.
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