Aperta una nuova via. L’alpinista Chiesa: “Era un sogno nel cassetto”
11 Gennaio 2021 02:15
“Fin da quando ero ragazzino aspettavo una nevicata così per poter scalare quella parete: era il mio sogno nel cassetto”: l’alpinista piacentino Davide Chiesa in passato ha scalato l’Everest, ma nei giorni scorsi è riuscito a realizzare un grande desiderio, grazie alle recenti e abbondanti precipitazioni nevose che hanno interessato nostro territorio. La parete tanto ambita è alla Pietra Parcellara in Val Trebbia, una tra le mete più gettonate della nostra provincia. Il curriculum di Davide Chiesa parla da sé, solo negli ultimi dieci anni è stato protagonista di sei spedizioni e ha scalato due volte gli ottomila. Ma aprire una nuova via, a pochi chilometri da casa, regala una soddisfazione memorabile.
Davide Chiesa è stato a capo della cordata formata da Andrea Pasquali, giornalista e fotoreporter che ha documentato l’avventura e Edoardo Piccoli, commesso del reparto alpinistico di un negozio sportivo, entrambi appassionati di montagna ed esperti di arrampicata.
In passato, quella parete della Pietra Parcellara era stata scalata soltanto solo una volta, nel 1965, da Lucio Calderone (direttore della scuola di alpinismo del Cai di Piacenza) e Giancarlo Molinari. Allora, la via fu aperta lungo la parete Est e chiamata “Canalone della naja”, mentre la cordata di inizio 2021 è salita da una canale sulla parete Nord e ha denominato la via “canale della Befana”.
Muniti di piccozze per la progressione, ramponi ai piedi, corde, chiodi da roccia e tutto il materiale necessario per una salita in sicurezza, la cordata ha raggiunto la vetta in poche ore con quattro tiri di corda.
“Tecnicamente non ci sono difficoltà – ha commentato Davide Chiesa – ma è stata un’avventura perché il terreno era un’incognita. Il mistero della scoperta per noi ha sempre un grande fascino. Non c’erano le condizioni per un’arrampicata tecnica, abbiamo dovuto pulire le rocce come in una scalata di altri tempi, vedere la pietra ricoperta di neve ed essere da soli in vetta è stato bellissimo”.
Il fascino della Pietra è riconosciuto dalle migliaia di escursionisti che, soprattutto nella bella stagione, affollano le rocce. E per un alpinista che è arrivato sul tetto del mondo, cosa rappresenta?
“In molti mi chiedono come faccio a stupirmi ancora dopo quello che ho visto nel mondo – commenta Chiesa -. Ma io sono sempre molto felice di salire sulle nostre amate montagne e colline anche a bassa quota, sono comunque sensazioni uniche”.
Foto e video di Andrea Pasquali
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