Paratici saluta la Juve: “Undici anni indimenticabili, Dybala la scommessa vinta”
04 Giugno 2021 16:05
“Undici anni sono tantissimi, nel calcio sono un’enormità: ho condiviso un’epoca con tante persone, a ognuna di loro dico grazie”: così il piacentino Fabio Paratici ha salutato dopo 11 anni la Juventus, di cui era diventato responsabile dell’area sportivo.
“E’ un club speciale, sono stati anni meravigliosi durante i quali abbiamo vinto tanto e perso tanto – ha aggiunto, molto emozionato – e ho avuto la fortuna di poter osservare ogni giorno alcuni dei migliori calciatori del mondo e anche della storia del calcio”.
Per Paratici, originario di Borgonovo, si parla insistentemente di un nuovo incarico in Inghilterra. al Tottenham, ma la conferenza di oggi a Torino, affiancato dal presidente Andrea Agnelli, si è concentrata solo sul periodo bianconero.
“Dybala è un grandissimo giocatore – ha proseguito, ricordando uno dei tanti giocatori acquistati – e ha dato moltissimo alla Juve: sono uno dei maggiori responsabili del fatto che sia venuto qui, averlo acquistato per 40 milioni dal Palermo è stata la scommessa più grande fatta nella mia gestione”.
E sul momento più bello: “Il gol di Borriello a Cesena”, tornando all’aprile del 2012 quando i bianconeri trovarono un successo fondamentale per vincere lo scudetto dopo tanti anni.
Quanto a Cristiano Ronaldo “è stata una trattativa veloce e diretta, che non ha avuto momenti di impasse: quando ci sono questi campioni e questi club, come Juve e Real Madrid, ci sono pochi intoppi”.
Il presidente Agnelli lo ha salutato e ringraziato: “Fabio potrebbe raccontare calcio per delle ore, e non smetteresti di starlo ad ascoltare. Alla Juventus è arrivato un ragazzo e va via un uomo, che ha il grande pregio della curiosità, ha talento, istinto, responsabilità. Ed è un vincente. Ha guidato la Juve in uno dei momenti più difficili nella storia del calcio: abbiamo giocato in un clima surreale, in queste due stagioni non c’è stato nulla di normale. Siamo arrivati insieme alla conclusione che forse era il momento di intraprendere un discorso diverso. E io posso solo dire, a nome mio e di tutta la Juventus: grazie. Sono stati undici anni fantastici”.
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