Apoteosi al palazzetto: la Bakery piega Livorno in gara-5, è serie A2

23 Giugno 2021 18:46

E’ apoteosi al PalaBakery. La squadra del presidente Marco Beccari, grazie alla vittoria ottenuta questa sera, mercoledì 23 giugno, ha ottenuto il ritorno in serie A2 dopo due stagioni trascorse nel purgatorio della serie B. In gara-5, i ragazzi di coach Campanella hanno regolato Livorno con il punteggio di 69-60. Una cavalcata trionfale quella dei biancorossi che, dopo la coppa Italia, hanno così centrato il principale obiettivo stagionale. Dopo una campagna acquisti notevole, caratterizzata da tanti giocatori che rappresentano lusso per la categoria, ma anche grazie al lancio di alcuni giovani, vedi Udom, Piacenza è riuscita a coronare il lungo inseguimento dopo due campionati caratterizzati da delusioni e da aspettative disattese da parte di tanti protagonisti transitati alle nostre latitudini. Un successo che ha fatto esplodere il palazzetto, ovviamente a capienza limitata ma comunque caldo come mai era stato in questa stagione caratterizzata dal Covid-19.

Le congratulazioni del Sindaco Barbieri e dell’Assessore Cavalli

 

“Straordinario risultato che corona una stagione fantastica e che premia nel migliore dei modi il grande impegno del Presidente Marco Beccari e dei suoi collaboratori, e le grandi qualità dei giocatori, dell’allenatore Federico Campanella e dello staff tecnico della Bakery Basket”.

Così il Sindaco Patrizia Barbieri e l’Assessore allo Sport Stefano Cavalli esprimono “l’emozione e l’orgoglio di tutta la città” per il decisivo successo della Bakery Basket in Gara 5 contro Livorno, in un Palazzetto traboccante entusiasmo, che vale la promozione in Serie A2.

“Con la sua trionfale cavalcata – aggiungono Barbieri e Cavalli – la Bakery ha saputo accendere l’entusiasmo della città, portando in alto il nome di Piacenza nei palazzetti di tutta Italia e riempiendoci di orgoglio. Al Presidente Beccari, alla società e alla squadra rinnoviamo le più vive congratulazioni, in attesa di poter festeggiare insieme così come l’impresa merita”.

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