La storia di Daniele Mondini: un go-kart per ritrovare un senso di uguaglianza
02 Aprile 2022 03:29
Daniele Mondini, 44 anni di Calendasco, si definisce “un tetraplegico fortunato”.
Dice così perché la sua menomazione, derivante da un incidente nel 1996, gli consente ancora di avere un po’ di mobilità. Quella che oggi assapora, aumentata, anche in un abitacolo, correndo su un circuito perché lo rende “semplicemente normale”.
Go-kart, questa è la parola. Mondini, con la passione per le auto, ha assaggiato la possibilità di testare quel senso di libertà e uguaglianza sulla pista e intende riprovarlo più e più volte. Il suo è un desiderio personale, ma anche di condivisione. Intanto ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma “GoFundMe” per acquistare un go-kart “su misura”, per il quale ha bisogno 6mila euro.
Aveva 19 anni Daniele quando un momento di spensieratezza gli ha cambiato la vita. “Ero al mare con gli amici – racconta – ho fatto un tuffo, ma l’acqua era troppo bassa. Mi è stata diagnosticata la rottura delle vertebre cervicali C5 e C6, una frattura che mi ha concesso comunque di potermi muovere un po’”.
Lo scorso anno una scoperta. “Navigando sui social mi sono imbattuto nell’associazione Wheelchair Karting – dice – che proponeva di provare i go-kart”. Con una differenza rispetto alle altre associazioni: di solito i corsi di guida sicura e con i go-kart sono rivolti a chi è affetto da paraplegia. Wheelchair Karting offre invece una possibilità rara, i go-kart per chi è tetraplegico. “Sono lesioni differenti. Io tetraplegico non ho l’uso degli arti e delle dita della mano, pertanto non posso usare il mezzo di un paraplegico, che ha una menomazione meno profonda e che per guidare necessita di un cerchiello attorno al volante. Chi è tetraplegico ha bisogno di comandi più complessi”.
Così Daniele sostituisce la carrozzina con il go-kart. “È stata un’esperienza emozionante, che mi ha dato un senso di libertà, di indipendenza e di uguaglianza”.
Ora vorrebbe acquistare un go-kart tutto suo. Con un obiettivo: “Mi piacerebbe renderlo disponibile anche alle altre persone che soffrono di tetraplegia”. La raccolta per realizzare il sogno di Daniele è raggiungibile al seguente link.
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