Da Castell’Arquato a Vernasca si archivia un’altra “Silver Flag” da ricordare

13 Giugno 2022 12:52

Guardo fuori dal finestrino di uno di questi bolidi romantici. La bandiera sventola e il motore arrampica le ottave. Oltre il vetro, capannelli a fotocamere spianate. I comodi, nei prati sotto l’ombrello. I fotografi, sui dritti panoramici o le curve ben angolate. Il sottoscritto: sul sedile posteriore della prima Ferrari 4 posti nella storia. L’unica a partire con la sirena, la più applaudita di tutte alla Vernasca Silver Flag. Al volante della 250 GT/E del 1962 che fu del leggendario maresciallo Armando Spatafora, l’ispettore padovano Loris Savio. La sua partecipazione è stata infatti possibile grazie all’autocentro della Polizia di stato di Padova. Copilota, il sostituto commissario coordinatore piacentino Michele Mauro. Premiata due volte con accanto i suoi due altri scudieri (il vice ispettore Franco Dal Borgo della Questura di Piacenza e il collega veneto Gianni Boschetto) la 250GT/E è stata uno degli acuti della 26° edizione dell’ineguagliabile concorso dinamico di conservazione e restauro per vetture da competizione d’epoca, organizzato dal Cpae con Asi e Fiva.

Sabato e domenica, tra Castell’Arquato e Vernasca, la manifestazione che ha nuovamente attratto migliaia di appassionati, curiosi, visitatori e turisti da tutta la provincia, l’Italia e mezza Europa, è tornata a splendere a pieni giri, vicina ai livelli pre-Covid, con oltre 170 auto partecipanti in 8 categorie. La più antica, nella categoria anteguerra, la Fiat501s del 1922 che sulla linea di partenza ha soffiato su 100 candeline. Tra le “chicche”, innumerevoli Abarth (c’era anche la signora Annaliese Abarth, vedova del fondatore del marchio, insieme all’amico ed iconico ex pilota Engelbert Möll), la monoposto Crisalia D-46, la minuscola Iso Rivolta Isetta altrimenti detta “il frigo con le ruote” e la Alfa Romeo Tz2 del ‘66 dell’inglese Simon Kiddston, che ha vinto il premio più ambito, il “Best of show” di questa edizione.

Cuore della manifestazione, le tre salite lungo il tracciato dell’indimenticato rally valdardese, l’esposizione nel paddock allestito a Castell’Arquato e i momenti conviviali, su tutti la spettacolare cena per 540 ospiti sabato sera nella piazza medievale del borgo, curata dalla “lady Silver” Roberta Ticchi di Robjoy.

Un altro trionfo di cultura motoristica e passione, un punto di riferimento internazionale che mette d’accordo tutti quelli che la vivono, dentro e fuori dagli abitacoli, dalle redini dell’organizzazione al complesso dietro le quinte, alle decine di “marshall” lungo il tracciato. Qui si memorizzano solo sguardi felici e nuovi numeri in rubrica. Per tenerla viva, aspettando la prossima Silver, nell’attesa della prima edizione di Via Emilia Classic, il 15 e 16 ottobre a Piacenza Expo.

https://youtu.be/jYjy27xYt8A

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