Finisce il sogno playoff del Piacenza Baseball. Reggio Emilia vince la serie 3-1
04 Settembre 2022 17:02
Il Piacenza baseball non riesce a compiere l’impresa. I ragazzi di mister Marenghi ce la mettono tutta e rendono vita dura al Reggio Emilia fino all’ultimo respiro, ma alla fine devono arrendersi. Al Caselli arrivano due sconfitte ( 3-1 al pomeriggio e 6-5 alla sera) che permettono ai padroni di casa di chiudere la serie sul 3-1 e approdare in finale dove troveranno Milano.
In gara 3 si riparte dall’1-1 del De Benedetti e da subito si capisce che Fabio Riccò, sul monte di casa, intende fare sul serio. Da riscattare c’è l’incerta prestazione di sette giorni prima che Piacenza aveva sfruttato nel migliore dei modi. L’ex-biancorosso sfodera un’ottima prova, anche aiutato dai compagni che portano il parziale sull’1-0 al primo attacco. E meno male che Piacenza limita i danni per il difficoltoso approccio al match di Cufrè. Sette uomini affrontati, due valide, due basi, un lancio pazzo ma tutto si chiude col male minore rappresentato come detto da un punto solo.
L’italo-argentino si ritrova già dal secondo inning e riuscirà a completare la partita subendo altri due punti al 3° e 4° inning che potevano essere anche recuperati se l’attacco piacentino avesse risposto alla chiamata nei momenti decisivi della partita. Quando il Piacenza, sul 2-0, dava la sensazione di poter riaprire il match segnando l’unico suo punto, Reggio rispondeva subito ristabilendo le distanze ( 3-1). Unico momento palpitante giusto all’ultimo inning quando, con due out, Riccò dava la base a Calderon e subito dopo veniva colpito da un singolo al centro di Minoia. Potenziale pareggio in diamante: tutto sfumato sulla sfortunata volata in foul di Gibson.
Il rammarico dei biancorossi continua anche dopo la sconfitta serale, quella che ha decretato l’uscita di Piacenza dai play-off. Partita persa col minimo scarto lasciando undici uomini in base e subendo l’aggressività dell’attacco di casa che nei primi quattro inning produce sei valide tra cui tre doppi. Tra qualche protesta si finisce per accettare l’amaro epilogo di una serie nel corso della quale la squadra di Marenghi ha lottato ad armi pari contro probabilmente l’avversario più forte della categoria. Una soddisfazione non indifferente alla quale fanno da contraltare le troppe occasioni sciupate, specialmente sul diamante reggiano.
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