“Insulto razzista a un arbitro”: calciatore dilettante squalificato per 12 giornate
23 Novembre 2022 17:27
Il calcio dilettantistico piacentino alle prese con un altro caso di razzismo.
Il giudice sportivo ha, infatti, squalificato per 12 giornate il giocatore della Libertas Simone Manu “perché, dopo la notifica di un’ammonizione da parte del direttore di gara, rivolgeva a quest’ultimo un insulto razzista, alludendo al colore della sua pelle”, si legge nel comunicato ufficiale. La gara in questione è quella di domenica scorsa del Girone A di Seconda categoria, Audax Calcio Libertas-San Nicolò.
Purtroppo questo è solo l’ultimo di una serie di casi che purtroppo sta caratterizzando gli ultimi mesi del calcio piacentino.
Non c’entra il razzismo, ma si tratta comunque di una pesante intemperanza nei confronti del direttore di gara, nella squalifica per una giornata e nella pensate multa inflitta al Corte Calcio: “Il Giudice Sportivo, letti gli atti ufficiali – recita il comunicato della Figc di Piacenza – rileva come per tutta la durata del secondo tempo, sostenitori della società Corte Calcio offendevano e minacciavano l’arbitro. A fine partita, mentre era intento ad aprire la porta dello spogliatoio, l’arbitro veniva raggiunto da un soggetto non inserito in distinta, vestito con la tuta d’ordinanza del Corte Calcio, il quale, con il pugno proteso in avanti in segno di minaccia, giustificava gli insulti
e le minacce fino ad allora perpetrati dal pubblico di casa. La situazione veniva temporaneamente risolta grazie all’intervento di un dirigente della società Corte Calcio. Successivamente ancora, mentre si dirigeva verso la propria autovettura, il direttore di gara veniva nuovamente insultato e minacciato da alcuni sostenitori della società di casa. Per quanto concerne gli insulti e le minacce da parte dei sostenitori della squadra di casa, non può non ravvisarsi la responsabilità oggettiva della società Corte Calcio, la quale invece è direttamente responsabile per aver consentito ad un soggetto non in distinta di accedere negli spazi antistanti lo spogliatoio dell’arbitro, permettendo a quest’ultimo di avvicinarsi al direttore di gara, con il rischio che quest’ultimo potesse essere oggetto, oltre che di insulti e minacce, di violenza fortunatamente non verificatasi grazie all’intervento di un dirigente. Per tutti questi motivi, il Giudice Sportivo commina alla società Corte calcio l’ammenda di euro 250,00 e la squalifica del proprio terreno di gioco per una giornata”.
La gara in questione è del Girone B del campionato di Seconda Categoria, Corte Calcio-Salicetese.
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