Il Giro d’Italia Handbike fa tappa a Piacenza. “Lo sport è strumento di inclusione”
09 Dicembre 2022 13:59
“La tappa del Giro d’Italia Handbike che annunciamo oggi – le parole dell’assessore Mario Dadati – è la prima che si tiene a Piacenza. E rappresenta, oltre che un appuntamento sportivo di grande interesse, l’occasione per confermare il volto della nostra città: vivace, accogliente, inclusiva e sensibile rispetto alle tematiche che riguardano le categorie più fragili”. Questa mattina è stata presentata ufficialmente la prima tappa piacentina del Giro d’Italia Handbike 2023. Accanto all’assessore allo Sport Mario Dadati, erano presenti Fabio Pennella e Walter Ferrari, rispettivamente presidente e vicepresidente di “Solution & Events Organization” (Seo), associazione che organizza la manifestazione, la delegata provinciale del Comitato Paralimpico Italiano Marta Consonni e Giovanni Sozzi, funzionario dell’ufficio Sport del Comune di Piacenza.
“Poniamo grande attenzione al tema dell’inclusività – evidenzia Dadati -, sotto il profilo viabilistico, con la promozione dell’uso della bicicletta in ambito urbano e la realizzazione di nuove piste ciclabili; sul versante dello sport, quale strumento per l’inserimento sociale, la solidarietà e l’inclusione delle persone con disabilità; sul fronte della partecipazione e della condivisione di eventi che sviluppino il senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e della scoperta e fruizione dei luoghi e dei tesori di bellezza che Piacenza custodisce”.
“Seo è un’associazione sportiva non a fini di lucro – ha sottolineato Fabio Pennella – che ha per scopo lo sviluppo e la diffusione del ciclismo e del paraciclismo. Il comitato organizzatore è composto interamente da volontari che prestano tempo e professionalità a questo importante evento unico in Europa. Oltre all’importanza etico-sociale dell’iniziativa, il Giro d’Italia Handbike offre agli atleti la possibilità di mettersi alla prova, di gareggiare e di concorrere a una classifica finale che – analogamente a quanto accade a livello professionistico – dà loro la possibilità di indossare la “maglia rosa””.
“Il nostro impegno – ha aggiunto Walter Ferrari – è quello di accompagnare i sacrifici, l’entusiasmo e la dedizione delle atlete e degli atleti handbikers, creando momenti di socialità e aggregazione attorno a una realtà sportiva che rappresenta uno stimolo e una sfida per imparare ad affrontare e superare i limiti della disabilità. A livello locale, sono oltre 500 i volontari che rendono possibile l’organizzazione delle diverse tappe. Mentre sono mediamente un centinaio gli atleti che partecipano a ogni tappa”. Marta Consonni, nel ringraziare gli organizzatori della manifestazione e l’Amministrazione comunale, ha rimarcato “l’importanza dello sport per le persone con disabilità, quale valido strumento per lo sviluppo di potenzialità individuali, la valorizzazione personale e l’inclusione in contesti di vita e sociali ricchi di relazioni”.
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