Da Castello a Piacenza in “battellina”: l’83enne Carlo Losi corona il suo sogno
22 Agosto 2023 01:55
Un piccolo equipaggio di canottieri amatoriali si è staccato dalle rive del Po nei pressi di Castel San Giovanni, su una “battellina”, classica barca del nostro fiume con voga alla “veneta”, per raggiungere, al termine della giornata dopo 41 chilometri, l’approdo della Canottieri Vittorino Da Feltre.
Mente e braccia della spedizione, un socio storico della “Vitto”: Carlo Losi, 83 anni, una volontà di ferro, e una resistenza non comune, che gli hanno permesso di organizzare e portare la “battellina” con il suo secondo di voga Bruno Rossi, in quello che per decenni è stato un percorso storico per i soci della Vittorino: la classica discesa su Piacenza.
Il piccolo equipaggio non era solo; lo accompagnavano sulle loro canoe, altri due soci appassionati del grande fiume: Daniele Michelotti e il figlio Paolo, quest’ultimo insegnante di Scienze motorie, tecnico del canottaggio della “Vitto”, ma soprattutto paziente e disponibile nel supportare Losi nel suo progetto, riuscendo a trasferire la barca e a prepararla per la discesa fra non poche difficoltà.
Infatti, come tutti possono ormai constatare, il nostro fiume da stagioni soffre la carenza d’acqua, i passaggi sui “raschi” si sono fatti sempre più bassi e difficoltosi. Ne hanno avuto prova i canottieri, costretti alla voga continua proprio per la scarsità di corrente e frenati anche da un vento contrario.
La giornata però non è stata solo fatica e sudore: bellissimi paesaggi, voli di uccelli come aironi, gruccioni, cormorani, anitre e avvistamenti di cavalieri d’Italia, hanno accompagnato la discesa. Inoltre circa a metà del percorso, una pausa conviviale presso il guado di Sigerico, ospiti di Danilo Parisi, oste del Biffolus, ha dato modo di apprezzare la cucina di Danilo e di recuperare le forze per concludere la giornata.
Il sogno di Carlo Losi si è quindi realizzato, doverosi i ringraziamenti alla Società Vittorino, al consigliere per il canottaggio Nicoletta Quattrini al tecnico Paolo Michelotti.
“E ora un auspicio – si legge nella nota -: che l’avventura possa ripetersi, coinvolgendo sempre più soci giovani ed anziani, per non dimenticare le origini della nostra Società e il “grande fiume” che le scorre accanto”.
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