Zlatanov junior e l’esordio in Superlega. Papà Hristo: “Che emozione per noi”
05 Dicembre 2023 03:02
La prima volta non si scorda mai. Coach Anastasi glielo aveva promesso, la parola è stata mantenuta: con il suo ingresso nel terzo set della sfida tra Gas Sales e Verona, Manuel Zlatanov – a 15 anni, 8 mesi e 25 giorni – è diventato il più giovane giocatore a scendere in campo nella storia della Superlega. Un record che il giovanissimo schiacciatore biancorosso, campione europeo in carica con la Nazionale italiana Under 17, ha strappato a Mattia Taramelli, che nel 2014 in Vero Volley Monza-Altotevere Città di Castello Sansepolcro esordì con la maglia da libero a 15 anni, 10 mesi e 1 giorno.
Un traguardo (o meglio, un punto di partenza) che per Manuel rappresenta il frutto di un lungo lavoro in palestra e sul campo, sia con la squadra dell’under 17 sia con la formazione che quest’anno disputa la Serie B.
“Cosa ho provato quando Anastasi mi ha chiamato per farmi scendere in campo? Un po’ mi sono preoccupato – non ha nascosto Manuel – ma era ovviamente una preoccupazione buona. Ero agitato, ma quando sono entrato sapevo che non potevo fallire. Quando ho lanciato la palla per il servizio sono andato un po’ in confusione, ma per fortuna sono riuscito a colpirla. Per fortuna è andato tutto bene. Questo esordio me lo aspettavo sì e no: Anastasi me lo aveva promesso, ma sarebbe potuto succedere anche la prossima stagione. Invece è arrivato adesso, non posso fare altro che ringraziare il coach: sono molto felice. Ringrazio anche i miei compagni, prima mi hanno caricato e poi mi hanno fatto i complimenti. Adesso non so cosa mi aspetti”.
Infine, dopo l’emozione, c’è spazio anche per un sorriso: “Chi pagherà da bere tra me e papà Hristo? Lui ovviamente, io non ho i soldi”.
L’esordio assoluto di Manuel nel volley dei grandi ha fatto scappare qualche lacrimuccia anche a papà Hristo, ex storico capitano del Copra e ora direttore generale della nuova società, immortalato dalle telecamere di Rai Sport visibilmente commosso. “Manuel – spiega – mi ha regalato un momento incredibile. Ci ha fatto emozionare, ma se in futuro non dovesse riuscire nello sport continuerà ad emozionarci anche in altri modi. È ancora un cucciolo, ora deve restare tranquillo e con i piedi per terra. Inutile dire che il suo esordio è uno splendido biglietto da visita per il nostro settore giovanile, che al terzo anno sotto la gestione di Renato Barbon (responsabile delle giovanili biancorosse, ndc) sta già raccogliendo risultati importanti. Infine, non vanno dimenticati gli allenatori della Nazionale Under 17, Monica Cresta e Giovanni Preti: Manuel è migliorato tantissimo anche grazie a loro”.
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