“Ko al bullismo”: da settembre la kick boxing torna nelle scuole piacentine

25 Luglio 2024 04:03

Cinzia Catenacci, Natalia Coeva e Laura Marazzi

Un modo efficace, ma allo stesso tempo divertente per combattere il bullismo nelle scuole e non solo. Un progetto per apprendere la vera essenza di uno sport, il kick boxing, che non insegna soltanto a tirare calci e pugni, ma che porta con sé disciplina, autocontrollo, rispetto verso i propri compagni e verso tutto quello che ci circonda.

Scalda nuovamente i guantoni Ko al bullismo, l’iniziativa ideata dall’ex campionessa mondiale Natalia Coeva che dopo il successo dello scorso anno si prepara – già a partire da settembre – a riportare il kick boxing nelle palestre delle scuole piacentine.
Un progetto, sostenuto da Aics (Associazione italiana cultura e sport, Comitato di Piacenza) e da quest’anno anche da Acrobatic e Tennis Club Borgotrebbia, che si era aggiudicato il bando ministeriale Sport e Salute, coinvolgendo nei mesi scorsi un centinaio di studenti dai 6 ai 13 anni di istituti di città e provincia.
Ora è tempo di fare il bis.

il bilancio dell’anno scorso

“Abbiamo deciso di ripresentare Ko al bullismo – spiega Coeva – spinti da quanto raccolto, in termini di partecipazione ed entusiasmo, l’anno passato. La filosofia di fondo è molto semplice: cerco di insegnare che diventare forti non significa trasformarsi in un bullo, ma poter difendere sé stessi contro i prepotenti che ti attaccano e soprattutto difendere il più debole. Grazie alle nostre lezioni di kick boxing ho visto bambini e ragazzi cambiare nel giro di un mese o due: all’inizio alcuni arrivavano svogliati, con la paura di muoversi, di farsi male. C’era anche chi non riusciva a comunicare con gli altri compagni. A distanza di poco tempo i genitori mi hanno raccontato di bambini rivitalizzati, con tanta voglia di venire a lezione. Davvero un bel risultato, la certezza di essere riusciti a cogliere nel segno”.

come funzionano le lezioni

Quando Natalia entra a scuola capisce al volo chi è il bullo. E lei è lì proprio per aiutarlo a svoltare e al tempo stesso per dare una mano alle sue potenziali vittime.
“Nella prima lezione, – prosegue – accompagnata da una psicologa, interagisco coi bambini, faccio domande per capire chi tra loro ha atteggiamenti da bullo e chi invece potrebbe subire atti di bullismo. Grazie al progetto, infatti, c’è la possibilità di aiutare entrambe le parti. Dopo aver rotto il ghiaccio spiego cos’è la kick boxing e faccio parlare i loro: ciò rappresenta uno stimolo bellissimo anche per me. Infine, distribuisco i guantoni, proponendo ai ragazzi programmi studiati appositamente per la loro età. Per ogni classe sono previste dieci lezioni da spalmare su tutto l’arco dell’anno scolastico. I corsi si tengono nelle ore di educazione fisica oppure in orari extra scolastici nelle palestre delle scuole interessate”.

autocontrollo per sconfiggere il bullismo

Per il momento la nuova edizione di “Ko al bullismo” coinvolgerà la primaria Renzo Pezzani, il Cpia di via Negri (Centro per l’istruzione degli adulti, dove tra l’altro verrà presto lanciato un corso di autodifesa per sole donne) e altre scuole della provincia.
“L’idea – prosegue Coeva – è quella di estendere il progetto ad altre scuole di ogni ordine e grado della provincia, senza contare che già a partire dall’anno prossimo raggiungeremo anche la Lombardia. Il bullismo è un problema purtroppo molto diffuso, io l’ho provato sulla mia pelle e so quanto può essere doloroso. Per questo voglio infondere nei più giovani forza e speranza, spiegando come usare l’energia in modo appropriato. Colgo l’occasione per ringraziare Acrobatic e Tennis Club Borgotrebbia, ci daranno una grossa mano a rendere ancora più completo il nostro programma”.

sport e sociale

Entusiasta di questo imminente ritorno nelle scuole anche Cinzia Catenacci, presidente del Comitato piacentino di Aics, la prima a credere nel sogno di Natalia.
“Aics è un ente di promozione sportiva che già lo scorso anno aveva aderito a progetti in grado di unire sport e salute, compreso “Ko al bullismo”, che credo meriti ancora più attenzione e supporto. Sono diverse le scuole che stanno già prendendo accordi con noi, l’obiettivo rimane quello di coinvolgere ancora più istituti: qualora presidi e dirigenti scolastici fossero interessati, possono contattarci ai numeri 329.8666333 e 340.4704660, oppure scrivendo una mail all’indirizzo [email protected] e [email protected]. Credetemi, le reazioni dei bambini di fronte alle lezioni di Natalia sono stupefacenti”.

l’impegno di acrobatic e tennis club borgotrebbia

Da sempre in prima linea quando si tratta di veicolare, attraverso la pratica sportiva, importanti messaggi di inclusione, Acrobatic e Tennis Club Borgotrebbia non si sono tirate indietro: “Siamo lieti di aver inserito Ko al bullismo nella lunga lista di iniziative sociali che da anni portiamo avanti” aggiunge Laura Marazzi, giovanissima presidente di Acrobatic Fitness Piacenza. “Tra queste vanno sicuramente ricordate quella intrapresa con Eureka, che prevede l’allenamento nella nostra struttura di ragazzi con disabilità (I pirati di Gossolengo, ndc), alcuni abbonamenti gratuiti per le famiglie numerose del territorio, il sodalizio con la Fondazione La casa accanto, che in questo caso favorisce l’inserimento sportivo di ragazzi autistici, e “Ambiente Acrobatic” che pone al centro tematiche green.
Tutti progetti che i nostri stessi soci contribuiscono a finanziare, dato che una parte delle loro quote viene stanziata proprio a questo scopo. Lo sport, per come lo intendiamo noi, è tanta politica sociale e queste attività lo dimostrano”.

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