Thomas Sassi e il bronzo Mondiale nel judo: “Volevo l’oro, sul tatami sono libero”

04 Settembre 2024 13:20

“Diciamo che vivo di questo: ho imparato a vivere di judo”. Il piacentino Thomas Sassi ha appena 17 anni, ma ha già le idee chiarissime, come raccontano le tante medaglie appese nella palestra di papà Fulvio, allenatore e guida. L’ultima è la più pesante di tutte, bronzo ai Mondiali cadetti in Perù. Il segreto? Restare leggeri sul piano mentale: “Sono andato in gara con l’obiettivo di divertirmi: solo così posso dare il massimo. Dopo la semifinale persa ero rammaricato, ma ho trovato la forza per rifarmi. Quelle lacrime dopo il bronzo non erano solo di felicità, ma anche di dispiacere perché sapevo che potevo arrivare all’oro”.

Thomas è determinato e ha un obiettivo preciso: qualificarsi alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Per dedicarsi al judo e diventare professionista, ha messo in stand by la scuola e rimandato l’esame di maturità, ma ha promesso di riprendere presto. Sacrifici appoggiati dalla sorella Asia, 20 anni, e da una figura importante come la consigliera Maria Teresa Montalbano e da tutta la palestra Judo Shiai. Fra i compagni, non solo altri atleti agonisti come Francesca Trongone, Alex e Loris D’Aguanno, ma anche veterani come Nicola Sicuro e Alessandro Tassi, che non hanno abbandonato il tatami nemmeno dopo la pensione: “Il judo è sport, salute e stare in compagnia. Ci alleniamo insieme dagli anni ’70, ora speriamo in altri 50 anni così”.

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