Gas Sales, il gioco latita: big oppure eterna incompiuta? Il dilemma resta aperto
31 Dicembre 2024 04:15
Gas Sales Bluenergy, l’eterna incompiuta. Sempre sul punto di spiccare il volo, ma costantemente impantanata nel limbo. Sarà questo, anche nel 2025, l’identikit della squadra di Andrea Anastasi? Al di là del momentaneo terzo posto in campionato (chi mastica di pallavolo sa perfettamente che al 31 dicembre conta fin lì), Piacenza ha fallito l’appuntamento più importante di questa prima porzione di stagione, salutando – con la sconfitta al tie break in casa di Verona – un altro obiettivo come la Final Four di Coppa Italia.
L’esclusione dalle “magnifiche quattro” per il secondo anno consecutivo (dodici mesi or sono fu Milano a interrompere la corsa della Gas Sales) costringe Piacenza a interrogarsi, una volta di più, su cosa non sta funzionando a livello tecnico. Il gioco, nel complesso, non è germogliato come era lecito attendersi, anche se i numerosi infortuni delle scorse settimane (altro tema da analizzare) hanno certamente influito sul percorso di crescita della squadra.
Ricezione – Non sarà la fonte di tutti i problemi, ma di certo rappresenta la base da cui partire: troppo spesso la ricezione biancorossa risulta impreparata nel reggere gli attacchi avversari. Guardando i dati, Piacenza risulta essere la nona forza del torneo in questo fondamentale, troppo poco per sperare di giocarsela alla pari con le migliori. Emblematico il 35% fatto registrare domenica sera a Verona, a fronte del 47% scaligero da cui poi sono nati gli efficaci contrattacchi dei vari Keita, Mozic e Sani.
Gioco al centro – Dalla ricezione dipende la fase di cambio palla, dove la Gas Sales non sempre dimostra fantasia e concretezza. Senza una ricezione perfetta da parte della seconda linea, Brizard dimostra più di qualche difficoltà nel coinvolgere i propri centrali, un leitmotiv ormai ricorrente dalla parte biancorossa del campo. A Verona due campioni come Galassi e Simon hanno forse giocato la loro peggior partita da quando indossano la maglia biancorossa, una prestazione viziata però da scarso e negativo coinvolgimento. A questo si aggiungono i problemi nel giocare con la palla staccata da rete, che rendono prevedibili o imprecise le aperture e gli appoggi anche sulle bande e sull’opposto.
Infortuni – Ultima, ma non ultima, la questione infortuni: è ormai da tre anni che puntualmente, con l’arrivo dei primi freddi e dei primi scontri diretti, Piacenza paga dazio in tal senso. I guai fisici riguardano e coinvolgono un po’ tutte le squadre, ma la Gas Sales – quando si parla di infermeria piena – sembra davvero baciata dalla sfortuna. L’età media di alcuni totem influisce senza alcun dubbio, ma arrivare a giocarsi gli impegni importanti quasi sempre a ranghi ridotti (per trovare conferma basta riavvolgere il nastro alle ultime due stagioni) è uno svantaggio non da poco. Anche perché, senza tutti gli effettivi in campo e privi dei giusti cambi quando è il momento (sempre domenica, ad esempio, uno come Mandiraci sarebbe servito eccome) risulta difficile esprimere giudizi definitivi.
Insomma, la recente fotografia del momento in casa Gas Sales restituisce un’istantanea che non rende giustizia agli sforzi operati dal club per regalare alla città una squadra in grado di competere ai più alti livelli. A questo punto, gli obiettivi ancora in piedi sono il ritorno in Europa e lo scudetto (il più desiderato, ma anche il più difficile). Piacenza ce la farà? Al 2025 l’ardua sentenza.
Le info su Mandiraci – Oggi, 31 dicembre, sono in programma nuovi esami strumentali che potranno dire qualcosa di più sui tempi di recupero di Efe Mandiraci.
Lo schiacciatore turco, rientrato da poco dall’infortunio che l’aveva tenuto ai box per circa un mese, è tornato subito in infermeria per un risentimento muscolare. La causa potrebbe essere proprio il riacutizzarsi del vecchio guaio fisico.
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