Civitanova e Verona, il nuovo che avanza. Gas Sales Bluenergy, ora tocca a te
28 Gennaio 2025 02:14
Domenica scorsa Civitanova ha conquistato la Coppa Italia 2025, al termine di una finale emozionante che ha mostrato ancora una volta la bellezza e l’imprevedibilità della Superlega. Quella che sembrava una sfida già decisa, con i cucinieri in vantaggio dopo i primi due set, ha visto Verona risorgere e pareggiare i conti.
Al tie-break, nonostante la pressione, la Lube ha mantenuto la calma, allungando sul 10-5 e chiudendo la partita sul 13-8, lasciando poco spazio alle speranze degli scaligeri.
Questa Coppa Italia non racconta solo di un trofeo vinto, ma di un campionato che continua a riservare sorprese. Le due superpotenze, Perugia e Trento, sono state eliminate in semifinale da due squadre che – al momento – incarnano il volto più bello della pallavolo italiana. La forza di Civitanova e Verona non risiede solo nella qualità dei singoli, ma in progetti solidi che, stagione dopo stagione, sono riusciti a crescere senza mai cercare di fare il passo più lungo della gamba.
Da sorpresa a solida realtà – Verona, sotto la guida di Radostin Stoytchev, ha costruito un gruppo giovane e di talento, in grado di emergere in un campionato sempre più competitivo. Keita, con la sua versatilità, è il bomber che ormai tutti conosciamo, ma anche Mozic (uno degli schiacciatori migliori del campionato) e il regista russo Abaev (che sa leggere i momenti cruciali della partita) sono punti di riferimento per una squadra che, da sorpresa, è diventata una solida realtà, arrivando meritatamente a giocarsi una finale.
Anche Civitanova, dopo un mercato estivo che ha ridisegnato la squadra, si è confermata una delle realtà più interessanti della stagione. La scelta di salutare il “mostro sacro” De Cecco per puntare sul giovane palleggiatore Mattia Boninfante, classe 2004 già protagonista con il suo talento, si è rivelata una scommessa vincente. Al suo fianco, giocatori come Nikolov (uno dei giocatori più promettenti del panorama internazionale considerata la sua giovanissima età, 21 anni) e Bottolo, con quest’ultimo che nella finale contro Verona ha dato prova del suo valore. A questi giovani si aggiungono atleti che hanno costruito la loro carriera in Italia, spesso lontano dai riflettori ma sempre determinanti. Loeppky e Gargiulo sono esempi perfetti di come un progetto solido si costruisca non solo con grandi nomi, ma anche valorizzando quei giocatori che, pur con lunga esperienza nel campionato italiano, non sono stati mai scelti dalle “big” per fare il salto di qualità. Con questo mix esplosivo, unito al trionfo in Coppa Italia, la Lube rilancia le proprie quotazioni nella corsa allo scudetto.
Grande merito va a coach Giampaolo Medei, che ha saputo dare una nuova identità alla squadra. Dopo le sei finali perse nella sua prima esperienza con i cucinieri, Medei – reduce da una lunga esperienza europea prima in Turchia e poi in Polonia – ha riscritto la sua storia, riuscendo a rigenerare e valorizzare giovani talenti come i già citati Bottolo e Nikolov.
Domenica prossima, 2 febbraio, Civitanova sarà protagonista di un big match al PalabancaSport, in una sfida che potrebbe rivelarsi cruciale per il proseguimento della stagione. La Gas Sales, infatti, ha bisogno di una reazione per avvicinarsi a queste solide realtà che, stagione dopo stagione, stanno riscrivendo la storia della Superlega.
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