Gas Sales Bluenergy: morale a pezzi, dubbi in panchina e un quarto posto più lontano
18 Febbraio 2025 03:00
La sconfitta per 3-0 subita dalla Gas Sales Bluenergy domenica al PalabancaSport contro Verona è l’ennesima di una lunga serie che sta gettando ombre nere sul futuro di Piacenza. Questo quarto stop consecutivo in uno scontro diretto non è più solo un campanello d’allarme che suona sempre più forte, ma un punto di non ritorno che solleva interrogativi cruciali sulla stabilità del progetto, sulle scelte e sul futuro stesso della squadra.
Ferite profonde
Quello che sembrava essere un obiettivo più che alla portata – il quarto posto in classifica che assicura il vantaggio del fattore campo nei quarti di finale playoff – si è ora trasformato in un miraggio lontano. Il capitombolo di domenica, giunto in un momento cruciale della stagione, ha messo in luce non solo le lacune tecniche della squadra, ma anche il suo stato d’animo ormai in frantumi. Il morale è a terra, la confusione è palpabile e la consapevolezza che nemmeno vincere gli ultimi due incontri della regular season con Grottazzolina e Perugia potrebbe bastare a centrare l’obiettivo, rende la situazione ancora più complicata. Gli strascichi sono visibili non solo sul campo, ma anche sugli spalti, dove i tifosi, delusi e frustrati, hanno manifestato la loro insoddisfazione con uno striscione esplicito che invitava i giocatori a tirare fuori “gli attributi”. Il messaggio è chiaro: c’è bisogno di un cambio di rotta immediato, ma è proprio su questo punto che si inserisce il grande punto interrogativo.
Il silenzio della dirigenza
Ieri la dirigenza biancorossa ha adottato la via del silenzio. Nulla è trapelato da parte dei vertici societari, che non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo a eventuali provvedimenti da adottare nella speranza di invertire la rotta. Questo atteggiamento ha alimentato ulteriormente l’incertezza, lasciando tifosi e addetti ai lavori in una sorta di limbo, incapaci di comprendere quale sia la direzione che il club intende prendere.
Il futuro dell’allenatore Andrea Anastasi (già sicuro di lasciare il club a fine stagione), rappresenta un altro nodo irrisolto. La domanda che aleggia nell’aria è se la società deciderà di anticipare l’addio al tecnico. L’idea di un cambio in panchina, però, comporta dei rischi: chi sarebbe disposto a prendere in mano una squadra in piena crisi e in una stagione che si avvia verso un finale incerto?
L’eventuale addio anticipato di Anastasi potrebbe aprire scenari complessi, con la dirigenza chiamata a decidere su chi puntare per ereditare
tale “fardello”, il tutto senza dimenticare il sicuro arrivo di Dante Boninfante sulla panchina di Piacenza la prossima stagione. Sebbene la dirigenza non si sia espressa ufficialmente, l’incertezza riguardo il futuro immediato di Anastasi e la necessità di trovare una soluzione che aiuti la squadra a mantenere la rotta verso i playoff (anche senza più il vantaggio del fattore campo) è un tema che non può più essere ignorato. Qualora si decida di continuare con l’attuale allenatore, la squadra dovrà dimostrare di avere la forza per reagire, recuperare la fiducia e affrontando con la giusta determinazione gli ultimi incontri.
Una situazione piena di incognite
Insomma, il rischio di un altro fallimento in un’annata che doveva segnare il rilancio della squadra ai vertici della Superlega è concreto. Che il gruppo possa reagire in tempo per centrare il quarto posto o che l’intervento della dirigenza porti a un cambiamento radicale in panchina, non possiamo ancora dirlo con certezza. La partita finale per i playoff è aperta, ma il futuro resta pieno di incognite.
© Copyright 2025 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE