Polidoro: «Vent’anni con papà a bordo pedana»
Scherma, Andrea è il veterano del gruppo che ha riportato il Circolo Pettorelli in A2

Michele Rancati
2 aprile 2025|5 giorni fa

Da sinistra, Andrea Polidoro con il papa e maestro Carlo
Tre piacentini e uno spagnolo innamorato di Piacenza, uniti nei colori del Pettorelli e vincenti in pedana, riportando circolo e città in A2 dopo 11 anni. I Campionati italiani a squadre di scherma andati in scena da giovedì a domenica a Piacenza Expo hanno regalato non solo soddisfazioni organizzative al sodalizio del presidente Alessandro Bossalini, ma anche gioie in pedana. Spettacolare il percorso degli spadisti Andrea Polidoro, Tommaso Bonelli e Francesco Curatolo, maturati nel Pettorelli nel corso degli anni e capaci insieme allo spagnolo Alvaro Ibañez di sbaragliare la concorrenza in B1, centrando il secondo posto e il salto di categoria in A2.
Figlio e nipote d’arte, è il veterano del gruppo (classe 1995 come lo spagnolo Alvaro Ibañez). Il ritorno del “Pettorelli” in A2 chiude momentaneamente un cerchio per Andrea Polidoro, che la categoria l’aveva già vissuta per tre anni a Piacenza prima di scivolare in C1 e far ritorno sabato nella seconda serie nazionale. Un cognome importante il suo in ambito schermistico: al nonno “Bruno” è intitolata la sala d’armi in via Alberici, mentre sabato a bordo pedana insieme a Francesco Monaco c’era anche il papà Carlo, maestro.
Tanti ricordi e tante emozioni: da dove partiamo?
"La mia esperienza è un po’ diversa, sono in squadra dall’età di 16-17 anni e c’ero quando eravamo in A2, così come quando siamo retrocessi. Fin da giovane vivere la seconda serie nazionale è un privilegio e ora sono contento di esserci tornato dopo i salti all’indietro e i successivi in avanti".
"La mia esperienza è un po’ diversa, sono in squadra dall’età di 16-17 anni e c’ero quando eravamo in A2, così come quando siamo retrocessi. Fin da giovane vivere la seconda serie nazionale è un privilegio e ora sono contento di esserci tornato dopo i salti all’indietro e i successivi in avanti".
Qual è stato il fattore decisivo di questa decisa rinascita biancorossa?
"Dietro ai risultati, anche quelli negativi, c’è sempre setato tanto lavoro dietro le quinte. Ora siamo tornati nella categoria che meritiamo. Togliendo i gruppi militari in A1, vuol dire essere tra i primi venti Circoli italiani”.
"Dietro ai risultati, anche quelli negativi, c’è sempre setato tanto lavoro dietro le quinte. Ora siamo tornati nella categoria che meritiamo. Togliendo i gruppi militari in A1, vuol dire essere tra i primi venti Circoli italiani”.
A bordopedana a consigliarla insieme ai compagni di squadra c’era anche il papà e maestro Carlo.
"Sono abituato da vent’anni, ma è sempre bello. Allargando l’orizzonte, questo risultato testimonia la bontà della scuola piacentina di scherma, con 3 ragazzi su 4 cresciuti qui e allenati da maestri piacentini di nascita o di adozione. Inoltre, l’aver saputo attrarre negli ultimi due anni atleti spagnoli testimonia come il Pettorelli sia una meta schermistica ambita anche a livello internazionale".
Bentornata A2.
"Si è concluso un ciclo iniziato anni fa, con una ricostruzione allora partendo dalle basi esistenti e mettendo progressivamente nel motore giovani piacentini e forti, tornando a scalare le categorie. Ora siamo pronti a un altro cambio generazionale, con i figli d’arte Andrea Bossalini e Valentino Monaco che scalpitano. E’ un orgoglio essere tornati in A2 con i colori del “Pettorelli”, che si è fatto un bellissimo regalo di compleanno".
La promozione dei ragazzi di spada in A2 fa coppia con la festa femminile, con le spadiste promosse dalla B2 alla B1, oltre alla preziosa salvezza in B1 maschile conquistata dagli sciabolatori.
"Si è concluso un ciclo iniziato anni fa, con una ricostruzione allora partendo dalle basi esistenti e mettendo progressivamente nel motore giovani piacentini e forti, tornando a scalare le categorie. Ora siamo pronti a un altro cambio generazionale, con i figli d’arte Andrea Bossalini e Valentino Monaco che scalpitano. E’ un orgoglio essere tornati in A2 con i colori del “Pettorelli”, che si è fatto un bellissimo regalo di compleanno".
La promozione dei ragazzi di spada in A2 fa coppia con la festa femminile, con le spadiste promosse dalla B2 alla B1, oltre alla preziosa salvezza in B1 maschile conquistata dagli sciabolatori.

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