Compensazioni nucleari, arriva il tesoretto di 11,3 milioni
Il Tribunale di Roma ha riconosciuto alla Provincia il diritto ad ottenere dallo Stato i contributi pregressi legati alla presenza sul territorio della centrale di Caorso.
Redazione Online
2 aprile 2025|5 giorni fa

La centrale di Caorso
Il Tribunale di Roma ha riconosciuto alla Provincia il diritto ad ottenere dallo Stato 9 milioni di contributi pregressi legati alla presenza sul territorio della centrale di Caorso. È dunque favorevole alla Provincia di Piacenza la sentenza n. 4807/2025 del Tribunale Ordinario di Roma, relativa alle misure compensative territoriali a favore di siti che ospitano centrali nucleari, che dispone il pagamento a favore della Provincia di un importo di € 9.248.861,24 (oltre ad interessi legali). Lo fa sapere una nota dell'amministrazione provinciale. A questi si aggiungono anche 900mila euro a San Pietro in Cerro e 1,5 milioni a Cortemaggiore, per un totale di 11,3 milioni. Soddisfatta la presidente Monica Patelli: "La sentenza è il riconoscimento del diritto della Provincia, a testimonianza che la decurtazione non era legittima, che fa seguito a quanto già in precedenza stabilito per il Comune di Caorso. Spero che tale pagamento possa avvenire in tempi brevi anche se, a tutt’ora, non è ancora avvenuto nemmeno per il Comune di Caorso. L’auspicio è che lo Stato non faccia ricorso ma si adegui agli altri pronunciamenti". Esprimendosi sulla causa R.G. 55727/2022 promossa dalla Provincia di Piacenza (unitamente ad altri Comuni, di cui due – Cortemaggiore e San Pietro in Cerro - del territorio piacentino) contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri (Ministero dell’Economia e delle Finanze e Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile–CIPE), il Tribunale Ordinario di Roma ha infatti accertato il diritto della Provincia di Piacenza (ed altri comuni attori) all’erogazione del contributo annuo, senza alcuna decurtazione per il periodo 2012-2020.
Accolta la tesi difensiva
In sintesi il Tribunale Ordinario di Roma, in continuità con le precedenti pronunce relative a casi analoghi, tra i quali il comune di Caorso, ha accolto la tesi difensiva della Provincia - rappresentata e difesa in giudizio dall’avvocato Xavier Santiapichi dello Studio Legale Santiapichi di Roma - ritenendo che la disposizione introdotta con la legge finanziaria 2005 non abbia disposto una riduzione (pari al 70%) del contributo di spettanza degli enti locali, ma abbia prodotto effetti solo finanziari e contabili, senza che ciò incida sul rapporto debito/credito tra lo Stato e gli Enti locali. Le misure compensative territoriali per i siti nucleari sono previste dall'art. 4 del D.L. 314/2003, convertito in legge n. 368/2003 (cd. Fondi Scanzano): sono destinate ai Comuni sedi di impianti nucleari (o del ciclo), ai Comuni confinanti e alle Province - che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare.Il contributo complessivo annuo è determinato mediante aliquote della tariffa elettrica (con un gettito pari a 0,015 centesimi di euro per ogni kilowattora prelevato dalle reti pubbliche). Questo contributo viene aggiornato annualmente sulla base degli indici ISTAT dei prezzi al consumo. Il contributo è assegnato annualmente dal Comitato interministeriale per la programmazione economica.
La ripartizione
La ripartizione del contributo è suddivisa in: 50% al comune nel cui territorio è ubicato il sito; 25% alla provincia relativa; 25% ai comuni confinanti. È intenzione della Provincia attivarsi tempestivamente per ottenere dal governo il pagamento di quanto dovuto in base alla sentenza.