Rivoli a rischio chiusura. Telecamere a Monticelli contro i furti di rame

13 Marzo 2013 09:12

Il palazzo della Provincia di Piacenza

AGGIORNAMENTO DELLE 12.30 – Due le novità uscite dall’incontro di questa mattina in Provincia sul caso Rivoli: la prima è che lo stabilimento è a rischio chiusura ma l’azienda si è impegnata a garantire il ricorso più ampio possibile di ammortizzatori sociali per i 22 dipendenti. La seconda è che, contrariamente a quanto previsto all’inizio della trattativa, sarà il personale di Monticelli, e non quello di Verona, a effettuare il trasferimento dei macchinari.

AGGIORNAMENTO DELLE 10.15 – Il Comune di Monticelli sta elaborando, con la Provincia e i Carabinieri di Fiorenzuola, un progetto di videosorveglianza delle zone più “fragili” del territorio comunale per cercare di arginare il verificarsi di furti di rame. Lo ha annunciato al tavolo sul caso Rivoli, nella sede della Provincia di via Mazzini, l’assessore comunale Pietro Aimi. Era stato un furto di rame, infatti, a causare il blocco delle attività dello stabilimento di Valmontana a Monticelli, a pochi metri da un’altra azienda in forte difficoltà, la Rdb Valmontana. Sull’ipotesi di istituire una “zona franca” per incentivare la ripresa di attività produttive nella Bassa, proposta in Regione dal consigliere Stefano Cavalli della Lega Nord, l’assessore Aimi si è detto disponibile a collaborare al progetto.

IN PROVINCIA SI DISCUTE IL FUTURO DELLA RIVOLI DI MONTICELLI

NOTIZIA DELLE 10 – Si è aperto pochi minuti fa, nella sede della Provincia di via Mazzini, il primo confronto istituzionale sulla Rivoli di Monticelli, dove un furto di rame da centomila euro, lo scorso aprile, aveva mandato in cassa integrazione straordinaria i ventidue dipendenti dello stabilimento di località Valmontana. Il ricorso agli ammortizzatori sociali non è stato sufficiente a rimettere in piedi l’azienda che, nelle scorse settimane, ha annunciato ai dipendenti di voler smantellare lo stabilimento. Al tavolo di questa mattina, oltre alla Provincia con l’assessore alle politiche del lavoro Andrea Paparo, le organizzazioni sindacali confederali e i vertici della società veronese. Nella “Relazione al Parlamento per l’anno 2011 sull’attività delle forze di Polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata”, il Ministero dell’Interno ha segnalato come nel solo 2011 si fosse verificato un incremento record del 59,6 per cento di furti di rame rispetto al 2010. Stando al rapporto ministeriale, sono prevalentemente cittadini italiani a compiere i furti (45,6 per cento del totale), mentre tra gli stranieri spiccherebbero i ladri di nazionalità rumena (39,85 per cento).

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