La top-bistecca? Viene da Momeliano!
Di Giorgio Lambri 25 Giugno 2022 19:52
La miglior bistecca di controfiletto? Viene da Momeliano. E il riconoscimento le è stato attribuito all’i-Meat Challenge di Modena. Con grande soddisfazione dei titolari dell’Azienda Agricola Lavezzi (Allevamento Camatta) che per la prima volta si misuravano in gara con le loro carni. In questo caso di una scottona di razza valdostana. I prodotti in gara sono stati grigliati da uno chef e serviti ai 12 giudici professionisti sia nella versione cotta che in quella cruda, ovviamente in modo del tutto anonimo. Per Giambattista, Umberto e Niccolò Lavezzi, rispettivamente di 46, 41 e 38 anni, quella medaglia d’oro è stata davvero una sorprendente e grandissima soddisfazione. I tre fratelli sono arrivati su questo crinale dalla vista mozzafiato tra la Valluretta e la Valtrebbia nel 2002 provenienti da Podenzano in una struttura che da più di un secolo appartiene alla loro famiglia. Oggi hanno circa 150 capi, che arrivano vitellini da svezzare provenienti dalla Val d’Aosta e restano in “cura” per un periodo compreso tra i 18 e i 22 mesi. Per due mesi vengono alimentati con il latte e una miscela di fieno e cereali, dopodiché si va avanti con quattro diversi tipi di alimentazione, tutte naturali a base di foraggio di produzione aziendale e cereali. Niente di più. In un anno e mezzo ecco splendidi vitelloni e scottone che prendono la strada di un macello della provincia di Pavia. La carne dei fratelli Lavezzi finisce per lo più in macellerie di Piemonte e Liguria ma anche presso rivenditori e ristoranti della nostra provincia. È possibile infatti anche l’acquisto diretto in “pacchi misti” da cinque e dieci chili. Una delle certificazioni di cui i titolari di Camatta si vanno più orgogliosi si chiama Classy Farm e attesta l’alto standard di benessere animale dell’allevamento. Per più di metà della loro vita vivono in una stalla aperta verso l’esterno e trascorrono buona parte delle loro giornate nei campi circostanti ed anche dopo vengono comunque mantenuti in spazi ampi “perché la qualità della carne – spiegano i tre fratelli – dipende anche dal fatto che gli animali non siano stressati”. Precisano con orgoglio che quello che fanno “non è un semplice lavoro, ma uno stile di vita, non ci sono domeniche festività, Natale o Pasqua. Tutte le mattine alle cinque si inizia dando il latte ai vitellini e poi via per l’intera giornata, lavorando anche nei campi che producono foraggio, fino alla sera quando agli animali viene servita la cena. Ma a noi piace così perché amiamo moltissimo il nostro lavoro”. Dal punto di vista del peso l’allenamento preleva animali di 40 chili e li porta fino ai 400, anche 500 per i maschi, ma si tratta comunque di dimensioni contenute, “apprezzate dai macellai, che non vogliono mezzene troppo grosse”. All’allevamento dei vitelli, l’azienda agricola affianca anche quello degli ovini con la possibilità per macellerie, ristoranti e privati di acquistare anche agnelli e agnelloni pronti per la macellazione oppure già macellati e porzionati. “Da parecchie generazioni la famiglia Lavezzi coltiva la terra e alleva il bestiame – concludono Giambattista, Umberto e Niccolò – nel corso degli anni i sistemi e i prodotti si sono trasformati adattandosi di volta in volta alle esigenze dei tempi. Quello che sempre è rimasto immutato è il legame con la terra e l’attaccamento ad uno stile di vita che va ben oltre un mestiere. Oggi più che mai la nostra convinzione è che il valore aggiunto che una azienda agricola può offrire è quello di proporre prodotti genuini e controllati, cresciuti senza forzature e nella totale trasparenza”. Andate a trovarli a Momeliano e intanto dato un’occhiata al loro sito aziendale, capirete già molto dello spirito che li anima e dell’entusiasmo con il quale lavorano.
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