Addio umiliazioni pubbliche, san Colombano diffonde in Europa la confessione “a tariffa”
Di Giacomo Nicelli 04 Marzo 2022 11:27
Come si riconciliavano con Dio i peccatori medioevali? Ecco un breve excursus sulla penitenza pubblica, l’unica ammessa nei primi secoli del cristianesimo, e sulla comparsa della penitenza privata, nella cui diffusione ebbe un importante ruolo l’abate ed evangelizzatore irlandese san Colombano, fondatore del monastero di Bobbio, autore di uno dei primi libri penitenziali irlandesi in uso tra i confessori che amministravano la cosiddetta “penitenza tariffata”. Libri che ci offrono anche un suggestivo spaccato sulle mentalità e sulle credenze diffuse tra i contadini di area nordica di mille e cinquecento anni fa, immersi in una mentalità permeata dai residui di culti arcaici legati a varie forme di sortilegi, divinazione e magia. PODCAST DI GIACOMO NICELLI. EDITING E SOUND DESIGN MATTEO CAPRA.
FOTO: San Colombano raffigurato nella pubblicazione a stampa degli statuti di San Colombano al Lambro in: Statuta communitatis Sancti Columbani et sue iurisdictionis, Laudae, apud Vincentium Taietum, 1586.
BIBLIOGRAFIA: Per un approfondimento sulle penitenze pubbliche e private nel medioevo: Maria Giuseppina Muzzarelli, Una componente della mentalità occidentale: i Penitenziali nell’alto medio evo, Bologna 1980; Attilio Carpin, La confessione tra il XII e il XIII secolo. Teologia e prassi nella legislazione canonica medievale, Bologna 2006; Michele Grazia, La magia nei libri penitenziali. Condanna e trasmutazione dei riti pagani nelle opere confessionali altomedievali, in «I quaderni del Mediæ Ætatis Sodalicium», IX (2006), pp. 171-204; Marco Bouchard – Fulvio Ferrario, Sul perdono: storia della clemenza umana e framenti teologici, Milano 2008, pp. 23-26.
Sulle pubbliche penitenze attestate nel Piacentino nei secoli XII-XIII: Giacomo Nicelli, Alle origini di Castel San Giovanni: la pieve di Olubra, Piacenza 2021, pp. 203-205.
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