“A Jazz Story” di William P. Gottlieb è la mostra milanese da non perdere
A Milano, in questi giorni il flusso di pendolari è ormai quello consueto. Ma uno dei motivi per recarsi in città, oltre a quelli lavorativi o di shopping, è legato alla ricca offerta di eventi culturali d’autunno. Tra questi, ce n’è uno che consolida, una volta di più, il fortissimo legame tra il Jazz e la Fotografia. E’ la mostra di William P. Gottlieb, prodotta da Eff&Ci: “William Gottlieb. A Jazz Story“, inaugurata con successo nell’ambito di Milano Photofestival e JazzMi, che proseguirà fino al 3 dicembre akka Casa di Vetro ed è curata, con un taglio ben preciso che dona ai visitatori la possibilità di emozionarsi, dal giornalista Alessandro Luigi Perna.
Gottlieb, nato a Brooklyn nel 1917 e scomparso nel 2006, è stato anche scrittore ed editore. Laureato in Economia, visse l’epoca newyorkese in cui alcuni tra i migliori musicisti del secolo scorso, specialmente in ambito Jazz, fecero la storia della Big Apple (e non solo), tra luci ed ombre, spesso travolti dal successo e da un lifestyle “estremo”. Anche questo, in molti casi, si coglie negli scatti di Gottlieb. A questo proposito, basta la serie dedicata a Billie Holiday, la Signora del Blues, emblema di fulgore e disperazione. L’autore sembra mettersi, volontariamente, un passo dietro ai suoi soggetti: Frank Sinatra, Duke Ellington, la strade di Harlem, il Cotton Club, Glenn Miller, Ella Fitzgerald… Bianchi e neri, protagonisti di una rivoluzione sonora e, pian piano, sociale. A Gottlieb non sfuggiva niente. Ci ha lasciato un patrimonio inestimabile. Bellissimo, questo omaggio milanese.
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