Acne: conoscere e curare la malattia dei giovani, e non solo

IL PROFESSOR LEONARDO CELLENO, DERMATOLOGO E PRESIDENTE AIDECO, SUI FATTORI SCATENANTI, TRA PREVENZIONE E CURA

«L’acne è una dermatosi caratterizzata dalla comparsa di lesioni differenti, come papule, pustole, noduli e cisti, sul viso e sulle altre zone di pelle grassa, tipicamente nei giovani adolescenti. Tuttavia, può presentarsi anche in età più avanzata come nelle donne giovani e adulte», spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente Aideco. «Nell’adolescenza compare nel momento dello sviluppo sessuale e si manifesta con diversa gravità nelle varie persone perché dipende da molti fattori anche individuali, come la ipersecrezione delle ghiandole sebacee e la predisposizione genetica. Ha in genere una risoluzione lenta e spontanea, ma a seconda della sua intensità, porta alla formazione di cicatrici più o meno gravi specialmente sul volto. Per questo è necessario intervenire presto con le cure proprio per evitare gli esiti cicatriziali ed eliminare i problemi relazionali che questa malattia pone a chi ne soffre specialmente nell’età adolescenziale. Se compare più tardi in età giovanile adulta, interessa principalmente le donne, spesso a causa di alterazioni ormonali o stress, mentre, nell’adolescenza, i due sessi sono più o meno parimenti interessati».

Professore, ma l’acne si può curare?

« L’acne, sebbene spesso banalizzata, è tutt’altro che una malattia semplice e richiede comunque terapie specialistiche prolungate perché evolve e si manifesta in diverse forme nel corso del tempo. Se non adeguatamente curata lascia delle cicatrici antiestetiche che non è facile eliminare. Oggi la cura e la sua prevenzione sono obiettivi raggiungibili, ma serve per questo ricorrere presto al dermatologo che, a seconda dei casi, prescriverà una terapia adeguata alla forma clinica della malattia, dell’età del paziente e delle sue necessità. Le cure mediche comprendono, nei casi semplici, prodotti topici che risolvono la chiusura dei comedoni e spengono le infezioni e le infiammazioni presenti. Altre volte è necessario ricorrere alla somministrazione di antibiotici per bocca, anche per qualche mese e, nei casi più gravi, è necessario ricorrere alla terapia con l’isotretinoina orale. Questo farmaco è molto potente ed è in grado di curare anche i casi più resistenti, ma necessita di una attenta supervisione medica dermatologica. Infatti, l’isotretinoina è potenzialmente teratogena e può avere effetti dannosi sulla gravidanza. Inoltre, non è indicata nei soggetti troppo giovani perché in grado di interferire sull’accrescimento scheletrico. Tuttavia, sotto controllo medico ed evitando accuratamente la gravidanza, il farmaco è sicuro e permette in alcuni mesi di raggiungere la guarigione completa dall’acne che non si manifesterà più».

E per quanto riguarda la prevenzione?

« Passa per una terapia repentina ai primi segni che il medico imposterà con detergenti e prodotti topici in grado da soli di contenere le prime avvisaglie della dermatosi. Va evitata la fotoesposizione selvaggia perché in grado di provocare l’acne. Il sole aiuta, ma deve essere preso poco per volta e non mettendo sulla pelle farmaci che possono reagire e danneggiare la pelle. Una buona igiene è fondamentale specialmente per le pelli più grasse. No alle pulizie del viso traumatiche con spremitura manuale o strumentale dei comedoni che finirà per infiammare ancora di più il viso e, soprattutto, no al fai da te. La dieta è, poi, molto importante: deve essere di tipo mediterraneo evitando l’eccesso di grassi saturi come quelli delle carni grasse».

Parlando di skincare, invece, qual è la routine corretta per chi soffre di acne? Quali sono gli attivi migliori da cercare nei cosmetici o i prodotti da evitare?

«Un’igiene frequente e delicata è alla base della routine quotidiana di skincare, sia per la pelle che per i capelli che spesso in chi soffre di acne sono grassi. Applicare adeguate creme trattanti come da indicazioni del dermatologo sempre sulla pelle pulita e, nel caso, il trucco o la crema cosmetica, solamente dopo che il farmaco sia stato assorbito. Sì all’uso di idratanti e lenitivi, aiutano la pelle a stare meglio e spengono prima l’infiammazione, ma sempre a distanza dall’applicazione dei medicinali. No ai trucchi coprenti, pastosi o in polveri pesanti. Questi finiranno per occludere gli sbocchi degli osti follicolari bloccando la fuoriuscita di sebo e aggravando l’acne. I prodotti cosmetici per l’acne possono davvero aiutare molto chi soffre di questa dermatosi, dai detergenti, magari a base di estratti vegetali come la malva o l’olio di mandorle dolci unite a speciali tensioattivi delicati, alle creme con sostanze antibatteriche come lo zinco e gli oli vegetali essenziali che contrastano la crescita batterica. Le creme devono essere lenitive, a base di sostanze antiradicali che come il licopene, i polifenoli e la vitamina E che possono contribuire a spegnere il rossore che accompagna la malattia. Per chi soffre di acne bisogna ricordare che non si cura in pochi giorni, ma necessita di terapie continuative e che, talvolta, devono essere ripetute per più cicli. Non bisogna trascurare anche le poche lesioni che compaiono magari con lo stress o con le irregolarità del ciclo se si vuole evitare il formarsi delle cicatrici e, con un po’ di attenzione, l’acne sarà sconfitto».

di Francesca Pelucchi

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