Allenarsi in maniera globale con il Suspension Fitness

Il Suspension Fitness è una tecnica di allenamento funzionale che utilizza cavi, cinghie, elastici, tessuti, anelli per allenare in maniera globale tutto il corpo, in sospensione dinamica completa o parziale. Gli attrezzi del Suspension Fitness sono costituiti da uno o due punti di ancoraggio, che garantiscono stabilità e mobilità insieme, un corpo centrale (fatto da corde, elastici, tessuto) e uno o due estremità dove posizionare mani e/o piedi. Quando ci alleniamo con il Suspension Fitness abbiamo una parte del corpo sospesa e una parte a contatto con il pavimento.

Il programma e le cinghie per l’allenamento in sospensione sono stati sviluppati originariamente con l’acronimo Trx (Total Resistance eXercise) da Randy Hetrick, un ex militare dei Navy SEAL, durante gli ‘90. L’invenzione è stata, poi, commercializzata nel 2005. Randy Hetrick utilizzò una fascia di paracadute e una cintura ju-jitsu come primo attrezzo di Suspension Training.

Nello stesso periodo il cileno Kurt Dasbach, ex giocatore di calcio, scoprì una tecnica di allenamento Inca basata su cinghie e progettò uno strumento molto simile, chiamandolo Inkaflexx. Ma l’allenamento in sospensione trova le sue radici agli albori della civiltà, legandosi alla pratica militare e alla ginnastica. Studi recenti hanno evidenziato come i principi alla base di questo tipo di allenamento fossero gli stessi che caratterizzavano l’addestramento fisico cui si sottoponevano gli antichi spartani, considerati i guerrieri più possenti dell’antichità.

Il Trx si inserisce in un contesto più ampio, che arriva fino a oggi, proponendo differenti apparati e soluzioni di allenamento: dagli anelli del Calisthenics, al trapezio del circo, in chiave fitness, fino a soluzioni ibride come il Bungee Fitness e l’AntiGravity Yoga. Il Bungee deriva proprio dall’elastico che si usa per buttarsi dai ponti, ancorato al soffitto e, con un’imbracatura, fissato al bacino: usa la forza elastica per eseguire delle vere e proprie evoluzioni in aria, con salti, rimbalzi e galleggiamenti.

L’AntiGravity Fitness & Yoga, inventato dall’ex ginnasta Christopher Harrison negli anni ‘90, negli Stati Uniti, utilizza amache di tessuto agganciate al soffitto con due punti di ancoraggio. Queste amache realizzano il sogno del volo, permettendo a chiunque di sperimentare il potere dell’inversione del corpo (testa giù, piedi su), in maniera sicura e assistita. L’inversione consente di decomprimere la colonna vertebrale e le articolazioni del corpo, sfidando letteralmente la forza di gravità.

Veniamo ora ai benefici del Suspension Fitness rispetto agli allenamenti tradizionali. Il punto di ancoraggio nel Suspension Fitness garantisce stabilità e mobilità insieme, permettendo di allenare forza, equilibrio, flessibilità, coinvolgendo in primis i muscoli del core e i muscoli stabilizzatori. Il core è un complesso di muscoli e fasce che, come un corsetto, contiene le viscere, mette in comunicazione il tronco con gli arti, sostiene e stabilizza il corpo. Include retto addominale, obliqui esterni e interni, trasverso dell’addome, quadrato dei lombi, erettori spinali e multifido. Secondo alcuni approcci, arriva a comprendere flessori dell’anca e parte dei glutei.

La sfida maggiore per l’atleta è quella di distribuire il peso del corpo tra l’attrezzo e il pavimento, sfruttando la forza di gravità. Proprio per questo si richiede un’attivazione costante del core.

Quando un corpo è sospeso, il suo centro di gravità cerca il punto più vicino dal suolo: quando si è appesi ad un’asta con entrambe le mani, ad esempio, il nostro centro di gravità ci spinge verso il pavimento. Se, invece, ci tenessimo con una sola mano, questo inizierebbe a ondeggiare a ruotare e ancora una volta il centro di gravità tenderà verso il punto più basso verso il centro.

Il rapporto con il punto di fulcro determina la minore o maggiore difficoltà di un esercizio. Negli esercizi di spinta, più si è sotto il punto di ancoraggio e indietro e più è difficile. Negli esercizi di tirata, più si è dietro più è facile. Questo rende i vari esercizi multilivello e adattabili a ogni persona, dall’atleta al neofito.

Gli esercizi in sospensione utilizzano gravità e movimento per generare risposte neuromuscolari ai cambiamenti della posizione del corpo nello spazio. I movimenti che si fanno utilizzando questi principi integrano forza ed equilibrio in format dinamici che stimolano il sistema nervoso apportando innegabili benefici:

attivazione di core e muscoli stabilizzatori;
coinvolgimento di tutto il corpo nella sua globalità;
sviluppo di equilibrio e propriocezione;
versatilità;
sviluppo della forza e incremento della massa magra;
miglioramento di flessibilità e mobilità articolare;
stimolo cardiovascolare.

Adesso, non ti resta che provare. La prossima settimana ti proporremo un primo allenamento con Trx. Stay Tuned!

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