Bambini e cosmesi come prendersi cura della pelle dei più piccoli
Abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Grazia Chiesa, dermatologa e venereologa della Casa di Cura Piacenza, qualche consiglio per approcciarsi alla skincare routine dei neonati e dei bambini nella maniera più corretta.
«Partiamo da un assunto fondamentale: la pelle dei bambini, dai neonati agli infanti, non è come quella degli adulti, per barriera cutanea, per composizione, per maggiore permeabilità e va trattata quindi con prodotti specifici e determinate accortezze. Per evitare di incorrere in patologie cutanee, al di là di quelle che purtroppo insorgono per predisposizione genetica, è possibile fare prevenzione scegliendo con attenzione come detergere, idratare e prendersi cura della pelle dei più piccoli. Se parliamo di detersione dei neonati fino a un anno è bene sapere che, seppur sia un bel momento quello del bagnetto, meglio bagnetti o doccette brevi e frequenti, con acqua a temperatura cutanea, piuttosto che bagni lunghi da fare sempre con detergenti delicati, meglio se in crema o olio, a basso potere schiumogeno. La sudorazione che si accumula nelle pieghe della pelle svolge una azione irritativa, quindi, i neonati andrebbero lavati tutti i giorni privilegiando l’acqua alle salviettine detergenti, per un’azione più delicata e più sostenibile anche per l’ambiente. Ne esistono comunque di ottime, a base di acqua, senza profumo e allergeni, ma consiglio di usarle principalmente fuori casa per una maggiore praticità. L’importante è non sceglierle in base al prezzo e lo stesso discorso vale per i pannolini. Sono sempre a contatto con la pelle, vanno acquistati i migliori possibili coerentemente con la funzione che devono svolgere in base all’età. Inoltre, il pannolino va cambiato spesso, mai lasciare il neonato con il pannolino pieno ».
Il cambio pannolino è un momento cruciale quando ci si prende cura di un bebè, ma quali sono le regole da seguire?
«Sicuramente detergere molto bene le parti intime del bambino con acqua, possibilmente a ogni cambio, e poi procedere con l’applicazione di una crema effetto barriera emolliente e protettiva. Bene se non profumata e all’ossido di zinco in percentuale che va dall’8 al 12%. Per tutto il resto del corpo, dopo la detersione, si può procedere con l’applicazione di una crema idratante per ripristinare i lipidi che son stati sottratti durante il bagnetto. In generale, per prevenire l’insorgenza di problematiche della pelle è importante mantenere la pelle del neonato pulita, ben idratata e morbida».
Quando i bambini diventano più grandi, a partire dai due anni, cambia la routine di cura della pelle?
« In realtà no, la pelle dei bambini ha sempre bisogno di prodotti ad hoc e la detersione è sempre il punto di partenza per una cura ideale. Una pelle pulita è fondamentale e servono detergenti delicati che puliscono per affinità, quindi sempre in crema o olio, e non si discostino dal pH naturale. Saponi e bagnoschiuma non sono indicati. Se una pelle è correttamente detersa non necessariamente avrà bisogno di una integrazione di idratazione. Ovviamente, mi riferisco a pelli in condizioni fisiologiche. Le pelli patologiche vanno trattate in maniera specifica. In generale, comunque, meglio scegliere prodotti senza profumi, anallergici, con pochi ingredienti al loro interno e dermocompatibili ».
Si avvicina la stagione in cui si sta molto di più all’aria aperta e sotto il sole. Come proteggere i bambini?
« In primis evitando di esporli al sole nelle ore centrali della giornata, quindi dalle 11 alle 16 e, in generale, se si tratta di neonati, meglio non esporli proprio alla luce diretta del sole, ma tenerli all’ombra. Poi va sempre applicata la protezione solare, anche questa specifica per la pelle dei bambini con un spf 50+. Di solito si trovano ottimi prodotti in latte spray o comunque emulsioni leggere, da preferire alle creme, troppo occlusive e scaldanti. Una regola generale comunque è che gli schermi di protezione solare servono appunto ad aumentare la difesa nei confronti del sole, da accompagnare a un abbigliamento adeguato, maglie di cotone, cappellini, e non a prolungare il tempo di esposizione che è sempre bene sia contenuto».
di Francesca Pelucchi
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