Bentornata Fiorella Mannoia, a Piacenza c’è qualche idea per te
Fiorella Mannoia sarà in concerto venerdì prossimo, 8 aprile, al Teatro Politeama (ore 21). Il suo ritorno nella nostra città, dove Fiorella fa tappa ad ogni suo tour, segna un momento molto atteso. Intanto perché Mannoia, e forse già lo sa, vanta a Piacenza un fortissimo nucleo di fan, in virtù della sua presenza “regolare” in via San Siro. Ma anche perché Piacenza, terra verdiana in cui lavorano operatori culturali dagli orizzonti ampi – quelli orizzonti che spesso solo in provincia trovano il giusto terreno per sbocciare – ha sempre conservato un ritratto di Fiorella completo e lungimirante.
Ormai tutti conosciamo le sue doti interpretative (interpretative, sottolineo). Mannoia è la nostra Marianne Faithfull, ma senza intendere tutto ciò come un “clone” bensì come un’artista dalla personalità unica, in grado di raggiungere le stesse profondità. Si può tranquillamente asserire che Fiorella Mannoia sia la voce di tutte le donne (chi meglio di lei?), ma anche questo è riduttivo: lei è la voce poetica dell’Italia contemporanea. Per questo, gente come Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Vasco Rossi… e potrei andare avanti fino a Natale …cantati da lei assumono un altro spessore. E’ come se una luce illuminasse dettagli prima nascosti. E come tutte le voci che si fanno poesia, quella di Fiorella si fa tramite, scalando corde profonde, di messaggi sociali importanti. Se non la seguite sui vari social, vi perdete molte riflessioni intelligenti.
E veniamo, dunque, a Piacenza. Qualche anno fa, Paola Pedrazzini, già alla guida di Fondazione Fare Cinema presieduta da Marco Bellocchio, in occasione del Premio Pulcheria – già vinto da Margherita Haak, Dacia Maraini, Isabella Ferrari, Piera Degli Esposti – aveva pensato a Fiorella per il Premio. Purtroppo gli impegni artistici della cantante non coincidevano con le date della manifestazione, poi la pandemia ha messo le distanze, ma la stima è rimasta.
Va poi ricordata l’idea a lungo cullata da Max Marchini (Musiche Nuove a Piacenza) e Camillo Mozzoni (Associazione Novecento) sulla messa in scena delle splendide “Chansons de Bilitis” di Claude Debussy con il testo, tradotto in italiano, letto da Fiorella Mannoia, circondata da un ensemble di musicisti. Mi piace rilanciare tutto questo nel mio blog, oggi, in attesa di riascoltarla in concerto venerdì sera.
La performance piacentina di Fiorella (che farà tappa grazie a CAOS organizzazione spettacoli srl di Parma, diretta da Matteo Bernardi) ruoterà attorno ai grandi successi che hanno segnato tutta la sua carriera e alle canzoni dell’ultimo album “Padroni di niente”. Il tour si chiama “La versione di Fiorella” e prende il titolo dal programma che lei sta conducendo su Rai 3. Ad accompagnare la cantante, ci saranno i musicisti Diego Corradin alla batteria, Claudio Storniolo al pianoforte e alle tastiere, Luca Visigalli al basso, Max Rosati e Alessandro “DOC” De Crescenzo alle chitarre e Carlo Di Francesco alle percussioni e alla direzione musicale.
Se non avete ancora preso i biglietti, vi consiglio di farlo subito tramite il circuito www.ticketone.it o la biglietteria del Politeama, in via San Siro 7 a Piacenza.
Ci vediamo là!
© Copyright 2024 Editoriale Libertà