Cosa guardare a Natale? Ecco a voi le migliori serie tv da recuperare
Le tante agognate vacanze di Natale sono finalmente arrivate ed è giunto il momento di sfruttare questi giorni di festa per recuperare tutto quello che non siamo riusciti a vedere nel corso di questo 2023. Non si tratta solo di ultime produzioni, ma anche di serie tv più “classiche”, a cui vale la pena dare una chance almeno una volta nella vita. Perché sono diventate tendenze così popolari sulle diverse piattaforme social? Perché tutti ne parlano nei nostri feed, anche a distanza di anni?
Proviamo a procedere con ordine. Si sa: le serie televisive sono divenute un argomento largamente dibattuto negli ultimi anni, soprattutto davanti alle macchinette del caffè in ufficio, un luogo ideale per scambiarsi pareri sull’ultimo episodio o sull’ultima stagione del serial di grido appena lanciato – non a caso gli Americani chiamano questo fenomeno “water cooler effect”. Tra quelle da vedere o rivedere in modo quasi obbligatorio, c’è “Mad Men”, una serie televisiva di AMC in 7 stagioni, che rilegge l’America degli anni Sessanta (e il suo decennio di cambiamenti sociali, politici e culturali) attraverso le storie di un gruppo di pubblicitari che lavorano in una prestigiosa agenzia di Madison Avenue a New York, la Sterling & Cooper. Il protagonista è il direttore creativo dell’agenzia, l’affascinante Don Draper (John Ham), un antieroe difficile da decifrare e che porta con sé luci, ma soprattutto tante ombre. Vincitrice di numerosi premi, (tra cui Golden Globe ed Emmy Awards), “Mad Men” è stata eletta dalla Writers Guild of America tra le serie televisive meglio scritte di tutti i tempi – e dunque, un “recuperone” da non lasciarsi scappare, visto che si può vedere su Amazon Prime Video tutta d’un fiato.
E perché non “Breaking Bad”, a questo punto? La produzione seriale firmata dall’emittente via cavo AMC – e attualmente disponibile su Netflix – è stata uno dei motivi per cui tutti sono tornati ad interessarsi alle serie tv (insieme a “Lost”), grazie anche al suo strepitoso protagonista Walter White (Bryan Cranston). E se per caso trovaste impossibile resistere al fascino dell’avvocato truffaldino Saul Goodman (Bob Odenkirk) presente nella serie, consigliamo caldamente la visione di “Better Call Saul”, lo spin-off in 6 stagioni che funge da prequel e sequel di “Breaking Bad”. Da non raccomandare, invece, la visione di “El Camino”, il film sequel della serie firmata da Vince Gilligan, in quanto considerata dai fan di BB un vero e proprio passo falso nella straordinaria mitologia di “Breaking Bad”.
Tra le produzioni seriali uscite quest’anno, oltre a “The Bear” di cui vi abbiamo parlato in rubrica lo scorso 17 novembre, ci sono altri due titoli da segnare: “La caduta della casa degli Usher” e “Ahsoka”. La prima è una miniserie horror/psicologica in 8 puntate diretta dal regista Mike Flanagan, che fa parte della sua serie antologica “The Haunting of”. Disponibile su Netflix, ogni episodio si ispira ad un racconto o ad una poesia dello scrittore Edgar Allan Poe, e dunque è il prodotto ideale per chi ama storie da brivido, ma con una rilettura psicologica sottesa. “Ahsoka”, invece, è una produzione seriale in 8 puntate disponibile su Disney+, ambientata nell’infinito universo della saga di “Star Wars”. Per chi non fosse aggiornato sul mondo ideato da George Lucas, Ahsoka Tano è la giovane padawan assegnata al Maestro Jedi Anakin Skywalker, ma qui è impegnata a indagare su una pericolosa minaccia che incombe sulla galassia. Perché recuperarla? Ahsoka Tano è probabilmente uno dei personaggi femminili più interessanti di “Star Wars”, caratterizzata da innumerevoli sfaccettature tutte potentissime, e la storia raccontata qui offre una spiegazione perfetta sul motivo per cui, nel tempo, è diventata una vera e propria icona della galassia lontana, lontana.
A presto con altri “recuperoni”!
di Fabrizia Malgieri
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