È ora di Whamageddon! quando la sfida social è evitare “Last Christmas”
Stai ascoltando “Last Christmas” degli Wham! prima del 25 dicembre? Allora attento, sei stato eliminato dal Whamageddon! Da qualche anno a questa parte, ogni Natale è tradizione partecipare sui social a questo gioco semplice e divertente, che impedisce l’ascolto della popolare hit pubblicata nel 1984 dal duo britannico composto da George Michael e Andrew Ridgeley, pena l’esclusione. Ma in cosa consiste il Whamageddon? Si tratta di un gioco di “sopravvivenza musicale” composto da poche semplici regole: basta evitare di ascoltare il brano interpretato da George Michael (ma solo nella versione originale, quindi sono ammessi remix e cover della canzone) dal 1° dicembre alla mezzanotte del 24 dicembre. Nel caso in cui si incappasse in qualche nota, anche casualmente, i giocatori dovranno ammettere la sconfitta, segnalando la loro esclusione tramite l’apposito hashtag #Whamageddon sulle diverse piattaforme social. Coloro che sono stati eliminati, inoltre, vengono inviati in un luogo fittizio, chiamato Whamhalla, dove dovranno restare in punizione fino al 25 dicembre a scontare la loro “pena”. Il Whamageddon (fusione tra il nome del gruppo Wham e “Armageddon”, inteso come Apocalisse o catastrofe) muove i suoi primi passi nel 2010, grazie ad un’iniziativa nata da un gruppo di ragazzi danesi, che pubblicò il gioco sul forum GTPlanet con un thread intitolato “GTPlanet vs. Wham! – Last Christmas”.
Partita in sordina, l’idea ha iniziato presto a diffondersi a macchia d’olio al punto che nel 2016 è stata creata una pagina ufficiale del Whamageddon e, in un secondo momento, anche un sito web che è diventato il punto di ritrovo di tutti gli appassionati. Tuttavia, il successo viene decretato solo nel 2018, quando il Whamageddon diventò virale grazie ad un tweet del comico britannico Romesh Ranganathan, in cui formalizzò le regole ufficiali della sfida. Da allora, il resto è storia. Ogni anno partecipano al Whamageddon milioni di utenti in tutto il mondo, al punto che si è creata una sorta di regola non scritta in cui anche nei locali e nei luoghi pubblici si evita di riproporre la canzone. Ha fatto scalpore qualche giorno fa la notizia secondo cui un dj inglese, Matt Facer, invitato a mettere su musica durante una partita di calcio, abbia commesso il grave errore di riprodurre il brano in uno stadio. È accaduto in occasione di una partita del Northampton Town, una squadra della League one, contro il Portsmouth tra il primo e il secondo tempo: sembra, infatti, che Facer – noto al pubblico anche come DJ Matty – abbia infatti messo “Last Christmas”, facendo “perdere” al Whamageddon oltre 7 mila persone – o almeno, quelli che partecipano attivamente alla sfida. In un’intervista con BBC News, Facer avrebbe ammesso il suo sbaglio, giustificando il suo atto con: «Non sapevo che la gente prendesse la sfida musicale così tanto sul serio».
Non sono ovviamente mancate le critiche sui social, a cui Facer ha replicato scusandosi «con tutte le persone a cui ho rovinato il Natale». Nonostante la buona fede di Matt Facer, è facile farsi sorprendere da qualche tranello messo a segno per eliminare i partecipanti al Whamageddon. Anche se sul sito ufficiale si viene invitati al fair play, nel corso degli anni non sono mancati veri e propri agguati, mettendo in riproduzione “Last Christmas” nei momenti meno sospetti. Non è mancato chi ha fatto partire la canzone sul dispositivo Alexa di un amico, chi invece è andato in giro in auto con i finestrini abbassati riproducendo il brano a tutto volume dalla radio; i più crudeli sono, invece, quelli che inviando un messaggio vocale tramite sistemi di messaggistica istantanea, hanno riprodotto in sottofondo “Last Christmas”. Se partecipate al Whamageddon, il nostro consiglio spassionato è quello di evitare di guardare il più possibile anche i reel, le storie e i video sui diversi social perché è il modo più immediato e inaspettato per essere spediti nel Whamhalla. Un paio di curiosità su “Last Christmas”: sembra che il brano fu scritto un pomeriggio a casa di George, mentre il collega Andrew Ridgeley e suo padre erano intenti a guardare una partita di calcio alla televisione, per poi essere pubblicata il 3 dicembre 1984 in un doppio A-side con “Everything She Wants”.
Esistono diverse cover della canzone, tra cui quelle nostrane interpretate da Mina e Mario Biondi, senza dimenticare quelle eseguite dalle popstar internazionali Taylor Swift, i BTS e Ariana Grande. Parlando di cifre, la canzone degli Wham! si posiziona all’84simo posto nella classifica dei migliori singoli di tutti i tempi, con circa 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo. C’è anche un contenzioso che ha visto protagonista “Last Christmas”: secondo gli autori del brano “Can’t Smile Without You”, resa popolare e interpretata dal cantante pop Barry Manilow nel 1978, l’eti-chetta musicale Dick James Music fece causa a George Michael per plagio a metà degli anni ‘80, sostenendo che le due canzoni avessero una melodia simile. Il caso venne poi archiviato grazie all’intervento di un musicologo, il quale presentò una lista di circa 60 canzoni risalenti a tutto il Novecento, che presentavano una sequenza di accordi e una melodia piuttosto affini ad entrambi.
di Fabrizia Malgieri
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