«E adesso si facci festa!», i 50 anni di Fantozzi al cinema e con le statuine da collezione
Nel giorno del 50esimo anniversario dell’uscita al cinema, giovedì 27 marzo, torna nelle sale in versione restaurata il primo, leggendario capitolo della saga cinematografica del ragioniere Fantozzi. Il film, diretto da quel genio di Luciano Salce, è tratto dai romanzi “Fantozzi” e “Il secondo tragico libro di Fantozzi” che Paolo Villaggio pubblicò per Rizzoli rispettivamente nel 1971 e nel 1974.
L’evento per festeggiare il mezzo secolo di vita del maldestro impiegato è promosso dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con RTI e Mediaset Infinity, mentre il restauro della pellicola è stato realizzato dal laboratorio “L’Immagine ritrovata”, con la supervisione di Daniele Ciprì per la color correction.
L’annuncio del ritorno in sala del capolavoro comico campione d’incassi è stato dato da Elisabetta Villaggio, intervenuta lo scorso gennaio per ricordare il celebre papà in occasione della 25esima edizione del Sudestival di Monopoli.
«Fantozzi non era commedia, era un film un pochettino atipico, con una cattiveria, una ferocia nei riguardi dei disgraziati, che si è realizzata in pieno»: così Paolo Villaggio parlava del suo film più famoso che sbancò i botteghini nel 1975.
Fantozzi è diventato un vero e proprio eroe nazionale, lo è stato fin dal primo capitolo e continuerà ad esserlo grazie alle sue scene iconiche come quella dell’autobus preso al volo, la tragica partita scapoli contro ammogliati e il veglione di Capodanno.
Ora “Fantozzi” si prepara a sbarcare nella nostra provincia con quattro date da non perdere: potremo rivedere il film sul grande schermo giovedì 27 e lunedì 31 marzo (alle ore 21) al cinema Jolly2 di San Nicolò. A Piacenza l’appuntamento è invece alla multisala Corso domenica 6 (matinée alle ore 11) e lunedì 7 aprile (alle ore 21). Nella serata del 7, in particolare, gli spettatori saranno accolti all’ingresso dal personale vestito come i personaggi del film. Ma non basta: come anticipa l’esercente Enrico Leonardi, lo staff invita il pubblico a presentarsi in “dress code” a tema anni ’70. Ci sarà in palio la mitica locandina del film e saranno pure in bella mostra le statuine dedicate all’universo-Fantozzi che prendono vita a due passi da casa nostra, tra Fidenza e Salsomaggiore. Proprio così: nel caso non vi bastasse riassaporare l’atmosfera del film, per i collezionisti e fan del ragioniere più sfigato d’Italia, “Infinite Statue” ha creato una linea di “action figures” dedicata proprio alla spettabile famiglia Ugo, Pina e Mariangela Fantozzi e ai loro esilaranti compagni di disavventura. Si tratta di una collezione di mini figures in pvc alte 10 centimetri, in grado di riproporre le espressioni che ci hanno fatto ridere fino alle lacrime nel corso degli anni. Dalla sfortuna di Fantozzi alle stravaganze del suo entourage, degli amici e dei colleghi, ogni miniatura è un pezzo di storia della comicità italiana. In occasione dell’imminente evento piacentino, il direttore artistico Fabio Berruti ha aperto a Cinepop le porte dell’azienda fidentina.
Tutto nasce nel 2006 da un’idea e da una iniziativa di Berruti, ex grafico e fotografo con esperienza decennale nel mondo del music-business, artefice di centinaia di copertine anche per artisti del calibro di Zucchero, Vasco Rossi, Gianna Nannini, Daniele Silvestri, Marco Masini, Ennio Morricone. Berruti ha sviluppato il brand fino alla notorietà nazionale ed internazionale poi divenuti di proprietà di Cosmic Group nel 2012 e da quel momento lui rimane l’art director principale.
Ma come nasce il processo di creazione e produzione delle action figures?
«Il processo di creazione è piuttosto complesso – precisa Berruti – lungo e variegato: dalla scelta della licenza, la lunga ricerca iconografica, la scultura digitale (all’inizio era scultura fisica prima dell’avvento del 3D); poi la prototipazione e tutto il resto».
A proposito dei vostri scultori, come nasce la magia?
«Attualmente abbiamo diversi scultori tra Italia, Usa, Francia e Spagna. Il direttore artistico ovviamente segue passo passo la fase di scultura che viene raffinata con dei work in progress che durano molte settimane, in certi casi oltre uno/due mesi».
Quali sono le difficoltà nella creazione dei vostri prodotti?
«Le difficoltà nel realizzare i prodotti sono molteplici anche se ogni prodotto ha le sue peculiarità. Dalle difficoltà tecniche delle statue in resina all’enorme lavoro scultoreo e sartoriale delle action figures».
Può darci un’anteprima dei prossimi prodotti?
«Al momento abbiamo acquisito molte nuove licenze sia internazionali che italiane, ma è nostra cura mantenere un certo riserbo sui prodotti che lanceremo. Possiamo solo dire che ci saranno molte sorprese che presenteremo nei prossimi mesi».
di Massimo Cavozzi
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