Felicità! Gli studenti di Carpaneto e Gropparello suoneranno uno strumento

Sono contenta che il Tar abbia dato ragione ai genitori dei futuri alunni dell’Istituto comprensivo di Carpaneto e Gropparello, che hanno rivendicato il diritto di iscrivere i propri figli in una scuola a indirizzo musicale. Non importa se ora, per un disguido (o una mancata volontà?) amministrativo, occorra rifare le domande di iscrizione, al fine  di poter inserire la scelta delle specialità strumentali.
Importa che tutto sia andato a buon fine. Il vero peccato è che ci sia stato bisogno di una sentenza del Tar. Da queste righe – chi mi legge da tempo lo sa – sottolineo l’importanza fondamentale di un’educazione musicale nelle scuole. Un’orchestra, poi, può fare la differenza. Lo si è visto – ma quello è solo il caso più eclatante – con la venezuelana  Simón Bolívar Symphony Orchestra di José Antonio Abreu, che ha letteralmente tolto dalla strada generazioni di bambini e ragazzi a rischio. Uno di loro, il più famoso, oggi è il direttore d’orchestra Gustavo Dudamel.
Ma gli esempi felici sarebbero ancora tantissimi. Mi limiterò a una nota positiva: il fatto che nel nostro territorio, aimé privo di scuole a indirizzo musicale (con poche eccezioni) rispetto alle città limitrofe, si sia levata, in modo deciso, una richiesta evidentemente legittima e profonda. Quella dei ragazzi di voler studiare musica, imparare a suonare uno strumento, confrontarsi in un sistema orchestrale che significa anche ascolto, partecipazione, socializzazione, felicità. In una parola: una società migliore. Per tutti.

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