Gli inquietanti viaggiatori nel tempo che cambiano i meme
Se c’è un aspetto che affascina di social network “mordi-e-fuggi” come TikTok, è la capacità dei content creator nel riuscire a creare prodotti originali di pochi secondi, in grado di diventare in poche ore una tendenza di successo. Da qualche settimana, ad esempio, imperversa una nuova “wave” dal retrogusto horror in cui – grazie all’utilizzo di un nuovo strumento dell’intelligenza artificiale Luma AI, chiamato Dream Machine – gli utenti di Tik-Tok stanno generando remake da incubo di alcuni meme diventati classici in questi ultimi anni. Ma di cosa si tratta nello specifico? Sfruttando quest’ultima funzionalità di Luma AI, i tiktoker hanno iniziato ad inserire personaggi inquietanti (chiamati “viaggiatori del tempo”) che trasformano il finale di alcuni filmati o immagini diventati virali anni fa su piattaforme come Vine o Youtube, con risvolti abbastanza spaventosi, creando l’illusione di un viaggio nel tempo che fa sì che questi momenti virali non abbiano mai avuto luogo. In particolare, i filmati hanno una struttura suddivisa in due parti: nella prima parte, ovviamente, c’è il meme originale, mentre nella seconda si verifica l’esatto opposto di ciò che appare nel primo video, portando ad una vera e propria “distruzione” del contenuto virale amato. Tutto questo è possibile perché la funzione Dream Machine è in grado di trasformare un’immagine fissa in un breve video basato su un messaggio di testo – ossia l’input del creativo digitale. Non appena lo strumento è diventato disponibile poche settimane fa, gli utenti hanno iniziato a usarlo per animare meme di immagini fisse come, ad esempio, quella del “Fidanzato distratto” – in cui, spoiler, alla fine lascia la mano della fidanzata per andare con la ragazza che ha attirato la sua attenzione. Il “time traveller trend” sembra che sia stato ispirato da un video pubblicato su X (ex Twitter) lo scorso 14 giugno, pochi giorni dopo che Dream Machine è diventato pubblico e reso disponibile all’utenza. È basato sul classico video Vine di un ragazzino che dice che la risposta a 9+10 è 21. Nella versione AI, viene interrotto da una minacciosa figura oscura prima che possa rispondere 21. Dopo una serie di domande da parte degli utenti su Twitter, il creatore del video @TwashTheMan ha spiegato di aver realizzato il video caricando semplicemente un’immagine fissa dal Vine originale su Dream Machine e aggiungendo un messaggio di testo con le istruzioni, affinché l’intelligenza artificiale la animasse in base alle indicazioni. A garantire ulteriormente il senso di inquietudine di questi video, c’è anche uno studiato uso della colonna sonora: nel caso di questa nuova tendenza, si è scelto di adottare il brano “Marking Time, Waiting for Death”, composto da Shiro Sagisu e che fa parte della colonna sonora dell’anime giapponese “Neon Genesis Evangelion”.
L’aspetto interessante di questa tendenza è che questi filmati mostrano modi alternativi e creativi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale quando si tratta di dare vita a contenuti nuovi di zecca, suscitando, tuttavia, feedback piuttosto eterogenei gli utenti, tra chi li trova molto divertenti e chi, al contrario, vede in questi strumenti potenziali pericoli nell’uso della tecnologia. Nonostante i pareri discordanti, la tendenza dei Viaggiatori del Tempo è arrivata presto anche in Italia, dove sono già diversi gli utenti che si sono cimentati in filmati creativi – tra cui anche il conduttore Gerry Scotti, molto attivo su TikTok, che non ha resistito al fascino di questa nuova tendenza. In particolare, in uno dei tanti video postati, c’è una clip in cui viene chiesto a Scotti di intonare il brano “What is Love” di Haddaway, un’intramontabile hit di inizi anni Novanta. Se è vero che il video originale è diventato virale perché Scotti canticchia il brano in modo “sgrammaticato”, nel video modificato con Dream Machine, c’è un importante colpo di scena. Alla domanda “Gerry, ci canti What is love?”, iniziano ad inseguirsi una serie di voci confuse che si domandano chi siano le persone vestite di nero (i “viaggiatori del tempo”), che hanno modificato il finale del meme – impedendo, di conseguenza, a Scotti di lanciarsi nella sua performance. Se siete incuriositi dal trend “viaggiatori nel tempo”, troverete un sacco di video sul tema. Ma attenzione: non aspettatevi grande qualità visiva nella maggior parte dei casi. Questo è dovuto al fatto che – proprio perché realizzato con l’utilizzo di prompt ad un’intelligenza artificiale – sono filmati pieni di imperfezioni. Qualità grafica molto bassa, mani con più dita del dovuto o sguardi inespressivi sono solo alcuni dei problemi che è facile rintracciare nei video dei viaggiatori del tempo – e che forse sono proprio queste imperfezioni a rendere questi video così inquietanti e, al tempo stesso, affascinanti da diventare amatissimi dal pubblico di TikTok.
di Fabrizia Malgieri
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