Il mio ultimo post scorre lungo le emozioni di “Pink Floyd. Live at Pompeii”

Oggi, prima di tutto, ringrazio i lettori del blog “Sette note di Bag“, che mi hanno seguita sino a qui. L’appuntamento si rinnova, tutte le settimane, al mercoledì con l’uscita della pagina “Libertà Rocks” sul quotidiano “Libertà“, da me curata. Ho dunque pensato a un argomento importante, con cui salutarvi. The dark side of the moon dei Pink Floyd ha compiuto 50 anni. A Piacenza, a celebrare il mezzo secolo del capolavoro ci ha pensato il collezionista piacentino Mariano Freschi con l’associazione Made in Rock, che ha portato nel cortile di Palazzo Farnese uno degli eventi estivi più affollati: il “Pink Floyd Show” dei Floyd Machine. La risposta parmigiana è arrivata nei giorni scorsi, nell’ambito di “Controtempi – Itinerari sonori 2023“, che ha celebrato con varie iniziative i 50 anni dell’album. Qualche sera fa, l’ha fatto con la presentazione di Reliving at Pompeii“, il film del regista Luca Mazzieri sulla lavorazione del leggendario film/concerto “Pink Floyd. Live at Pompeii” di Adrian Maben. La proiezione è stata introdotta dal critico cinematografico Filiberto Molossi mentre Mazzieri ha conversato con il giornalista e scrittore Stefano Girolami, autore del libro da cui è stata tratta la sceneggiatura del regista parmigiano.

“Reliving at Pompeii” è un docufilm originale, capace di trasmettere emozioni. Inoltre, è un valido documento storico che analizza, in modo artistico e con sguardo attuale, non solo la realizzazione del film originale, ma la musica straordinaria dei Pink Floyd e l’impatto, anche visivo, della loro opera, ideata e prodotta da Magister Art e promossa dal Parco Archeologico di Pompei e Gruppo Tim. Non ultimo: il docufilm vede la partecipazione e la supervisione del il regista inglese Adrian Maben. 

Al recente lavoro hanno partecipato l’attore Giulio Cristini, la danzatrice Alessandra Sorrentino e il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel. La colonna sonora originale è del compositore Antonio Fresa, la fotografia di Gianluca Laudadio. Lorenzo Molossi è aiuto regista. La serata si è svolta al Cinema Astra di fronte a un buon pubblico, segnando inoltre l’avvio del Parma Film Festival, che si è concluso ieri con successo. Sarebbe bello proiettare il docufilm anche a Piacenza, e se per caso non dovesse accadere, il consiglio è di cercare di non perderlo, altrove e in qualunque modo. Sarebbe un vero peccato.

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