Il videogioco russo sull’Isola del tesoro a lungo dimenticato

Tra il 1986 e il 1988 viene proiettato Ostrov Sokrovishch (L’isola del tesoro), un cartone animato in due parti, realizzato da Kievnauchfilm dietro indicazione della televisione di stato dell’Unione Sovietica. Come intuibile dal titolo, il cartone è un rifacimento del famoso romanzo di Robert Louis Stevenson, l’Isola del tesoro (1883), un classico della letteratura per ragazzi, che segue la storia del giovane Jim Hawkings, alle prese con un viaggio avventuroso in cerca di un tesoro e con un gran numero di pericolosissimi pirati. Questo lungometraggio d’animazione ha vinto più di un premio, nell’ex URSS, ma al di fuori dei suoi confini non ha avuto particolare risonanza, nonostante la presenza di una versione inglese, realizzata nel 1992, molto più breve rispetto all’originale.

A volte, però, le vie di internet sono inaspettate, e negli ultimi due anni è avvenuta una riscoperta di Ostrov Sokrovishch grazie ai contenuti memetici. Diverse parti del cartone animato, infatti, si prestano molto bene per essere inserite in brevi video di TikTok o per immagini da usare come reactions. Dopo che, grazie ai meme, anche in occidente sono divenuti ben noti i personaggi di Ostrov Sokrovishch, molte persone hanno iniziato a indagare tutto ciò che ruota attorno a questo lungometraggio d’animazione, come spesso accade. E, tra le tante cose, ci si è resi conto dell’esistenza di un adattamento videoludico del cartone animato. Questo videogioco, che a sua volta si chiama Ostrov Sokrovishch, è stato sviluppato da Action Forms Ltd. e pubblicato da 1C Company verso la fine del 2005. Già la tempistica è molto curiosa. Di solito, simili operazioni vengono portate avanti quando il prodotto originario è ancora fresco, così da poterne cavalcare l’onda.

Riprendere nel 2005 un cartone animato del 1988 è una mossa decisamente particolare. Alcuni dei doppiatori del cartone, peraltro, sono tornati a prestare la loro voce anche per questo videogioco.

Non c’è da stupirsi, sul fatto che il videogioco fosse sconosciuto alla maggior parte delle persone, visto che è stato pubblicato solo in Russia, con testo e dialoghi in russo. Oltre alla barriera linguistica, la sua reperibilità è molto bassa e coloro che lo hanno giocato si sono dovuti in larga parte affidare a siti di torrent specializzati sui media russofoni.

Rimane un prodotto degno di interesse, comunque, e non solo per la storia che ruota attorno a esso. Rispetto all’Isola del tesoro originaria e al cartone, qui sono stati apportati alcuni cambiamenti narrativi, per dare un ruolo di maggior importanza al giovane Jim Hawkings, che controlliamo per la maggior parte dell’avventura. Jim deve sconfiggere i pirati e salvare il resto dell’equipaggio, che è stato rapito dai pirati. Dando un primo sguardo alle immagini, il videogioco sembra un punta-e-clicca sullo stile di Monkey Island, un ben più noto prodotto videoludico sui pirati in cui bisogna risolvere enigmi e raccogliere oggetti per proseguire nell’avventura. In realtà, Ostrov Sokrovishch mescola più di un genere, proponendo combattimenti, sezioni platform in cui bisogna saltare su oggetti in movimento, enigmi da risolvere e molto altro ancora. Non si può dire che sia un modello di fedeltà al romanzo di Stevenson, ma è un curioso ibrido che merita di essere (ri)scoperto, soprattutto da chi è in cerca di curiosi punti di contatto tra letteratura e videogiochi.

di Francesco Toniolo

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