La Filarmonica della Scala compie 40 anni e suona per la pace

Musicisti uniti per la pace e per raccogliere fondi. Sta accadendo sempre più spesso nel mondo dell’arte e della musica e, tra i primi ad aderire suonando per la pace, sono stati gli orchestrali della Filarmonica della Scala, che ha compiuto 40 anni.
La formazione sinfonica scaligera venne fondata da Claudio Abbado, sostenuto dalla tenacia appassionata del violinista e amico Ernesto Schiavi, che fu l’artefice della struttura e suo storico direttore artistico. Schiavi, che è attualmente direttore artistico  dell’Orchestra Nazionale della Rai, ha ricordato in una recente intervista quei tempi: “L’impresa non fu facile. Visto che parlavo tedesco, Abbado mi spedì a Vienna a studiare lo statuto dei Wiener. Ma in Italia non era prevista un’analoga situazione. Per dieci anni, fino a quando non fu varato un apposito decreto, siamo andati avanti da fuorilegge. Contando sul nostro entusiasmo, la nostra caparbietà, l’autorevolezza dei maestri, da Abbado a Giulini a Muti. E tanti altri ancora”.

Così oggi, con alle spalle più di milleseicento concerti, la Filarmonica della Scala prosegue associando qualità artistica e solidarietà. Qualche giorno fa, il maestro Riccardo Chailly ha diretto un concerto dedicato alla pace e alle vittime del conflitto ucraino. Non è stato, e non sarà, l’ultimo messaggio di grande musica associato all’appello di pace. Una rosa di note musicali che si leva in volo, come su ali di colomba bianca.
A seguire, anche una prova straordinaria diretta dal maestro Fabio Luisi a favore dell’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Per “raccogliere fondi per la protezione delle persone costrette a fuggire – ha spiegato Chailly annunciando l’evento – . Un gesto concreto per sostenere donne, uomini e bambini che vivono un momento drammatico della loro esistenza”.
Per continuare a seguire il calendario della Filarmonica della Scala: www.filarmonica.it (sotto, in foto, il primo concerto della Filarmonica diretto dal maestro Claudio Abbado nel 1982).

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