Lady Gaga è ancora al top: “Nei nuovi brani canto i miei demoni”

Il 2024 è stato un grande anno, per Lady Gaga (sopra in una foto di Jasmine Safaeian). Per questo motivo, uscendo dai parametri del Classic Rock, oggi le dedichiamo questa rubrica. Lo facciamo soprattutto perché pensiamo che possieda una voce potente, convincente, passionale e sensibile. Sicuramente è una delle artiste più creative ed eclettiche degli ultimi anni. La sua espressione artistica non ha regole né confini – e in questo senso, ha (di gran lunga) battuto la sua progenitrice Madonna, soprattutto per qualità recitativa sul grande schermo. E qui, tralasciamo per sintesi la lunga biografia di Lady G, che include un Premio Oscar.
Quando è apparsa per la prima volta sulla scena con il suo stile stravagante, a Lady Gaga non importava cosa dicessero i critici. Atteggiamento, questo, che la accomuna ad altre grandissime dive, non solo a Madonna ma, ad esempio, all’inarrivabile Barbra Streisand (che a suo tempo, era il 1976, ha avuto lo stesso ruolo di Lady Gaga nel film “E’ nata una stella” – andando a ritroso, citiamo anche la versione con Judy Garland del 1954 e quella ancora più arcaica del 1937 con Janet Gaynor). Supponenza? Più che altro, libertà e consapevolezza del proprio talento. Cosa che, anche senza ribadire continuamente il suo impegno per il movimento LGBTQ+, la rende femminista e “open minded” nei fatti, sin dall’inizio. Perché Lady Gaga, alias Stefani Germanotta, ha sempre marciato al ritmo del suo tamburo, sapendo che il suo messaggio di individualità era un modo per esprimere la sua forza interiore. Ciò che la rende ancora più speciale è il fatto che la sua influenza eserciti un certo potere sulla società – non tanto a livello politico ma in quanto a moda e, soprattutto, idealismo – tanto che lei incoraggia i suoi fan ad adottare gli stessi valori nelle loro vite e a difendere ciò in cui credono, nonostante ciò che gli altri potrebbero pensare. Così facendo, va da sé che anche nel mondo dei social Lady Gaga fa la parte della regina: dà ai suoi follower la forza e la sicurezza di credere in se stessi come una condottiera, una portabandiera, una reggente, appunto, nella quale identificarsi sarebbe impossibile, ma trovare un punto di ispirazione è la cosa più semplice del mondo. Tra le sua campagne a favore dei giovani, dove la sua voce conta davvero e viene ascoltata da tantissimi ragazzi nel mondo, emerge significativamente quella anti-bullismo.


Però, precisiamolo: Lady Gaga è musicista, compositrice e performer straordinaria (il dato è oggettivo, anche se il suo repertorio spesso non rientra nei nostri gusti). Lo abbiamo visto, appunto, in “A star is born”, come si diceva prima: un’attrice incredibile, ma la sua eredità va ben oltre lo show business.
Tornando alle ultime settimane, ci sono molte novità che arricchiscono questa narrazione. Lady Gaga ha pubblicato l’album “Harlequin”, ispirato al personaggio di Harley Quinn aka “Lee” interpretato dalla popstar nel film “Joker-Folie à deux” di Todd Phillips (al fianco di Joaquin Phoenix, attore strafichissimo e profondissimo), che vede come  co-produttori esecutivi la stessa Lady Gaga e Michael Polansky e porta gli ascoltatori in un viaggio senza fiato che cattura l’essenza di una delle figure del pop più iconiche e versatili allo stesso tempo. Ad accompagnare la release troviamo anche un visual in cui Lady Gaga canta e balla all’interno del Museo Louvre, dipingendo l’iconico sorriso rosso del Joker sulla Gioconda.
«Penso che l’idea della doppia identità sia sempre stata presente nel mio modo di fare musica – ci fa sapere Lady Gaga tramite la sua casa discografica -. Creavo sempre dei personaggi nella mia musica e quando ho costruito il personaggio di Lee in “Joker”, quest’ultima ha avuto un profondo effetto su di me. Il film contiene tantissima musica, che amo profondamente. Sono stata capace di scoprire il personaggio attraverso la storia, le canzoni che cantavamo ogni giorno durante le riprese, il balli, i costumi e il make-up. Ho così vissuto quest’esperienza profonda con il personaggio, che non mi lasciava più creativamente parlando. Così ho deciso che volevo fare un intero album ispirato a lei».


Affettuosamente soprannominato “LG6.5”, “Harlequin” è un’esplorazione della cruda complessità emotiva di una donna che prospera nel caos, una forza che sfida i generi e che non può essere contenuta. Proprio come Harley Quinn e la stessa Gaga, questo album è imprevedibile, pieno di contrasti e inequivocabilmente audace. Inoltre segna il suo ritorno al jazz dopo la scomparsa del suo storico amico collaboratore Tony Bennett (al fianco del quale ci ha regalato momento straordinari, davvero emozionanti).
C’è di più: Lady Gaga ha appena pubblicato il nuovo singolo “Disease”, tratto dal suo settimo album in studio, che uscirà a febbraio. A sorpresa è uscito anche il video della sua performance a Las Vegas di “Die with a smile” con Bruno Mars. A questo proposito, Lady Gaga spiega: «Penso molto al rapporto che ho con i miei demoni interiori. Non è mai stato facile per me affrontare il modo in cui mi lascio sedurre dal caos e dall’agitazione. Mi dà un senso di claustrofobia. “Disease” consiste nell’affrontare questa paura, nell’affrontare me stessa e la mia oscurità interiore e nel rendermi conto che a volte non posso vincere o sfuggire alle parti di me che mi spaventano. Posso provare a scappare da loro, ma sono ancora parte di me e posso correre e correre, ma alla fine incontrerò di nuovo quella parte di me, anche se solo per un istante. Danzare, trasformarsi, correre, buttare fuori. Ancora e ancora, di nuovo con me stessa. Questa parte integrante di me è in definitiva bellissima perché è mia e ho imparato a gestirla. Sono il direttore della mia sinfonia. Io sono tutti gli attori negli spettacoli che sono la mia arte e la mia vita. Per quanto spaventosa sia la domanda, le risposte sono dentro di me. Parti essenziali e inestricabili di ciò che mi rende me stessa. Mi salvo continuando ad andare avanti. Sono pienamente me stessa, sono forte e sono pronta per la sfida».
Infine, Lady G ringrazia tutti i suoi collaboratori per il successo del brano, che è già in testa alle classifiche. L’avreste mai detto?

di Eleonora Bagarotti

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