L’icona Lara Croft, tutte le curiosità dell’eroina più “pop” dei videogiochi

È difficile immaginare un personaggio femminile legato ai videogiochi più “pop” di Lara Croft. Sin dai suoi esordi, avvenuti nel 1996, l’archeologa britannica protagonista della serie “Tomb Raider” ha intessuto un legame molto stretto con la cultura popolare, diventandone presto un’icona che resiste fino ai giorni nostri. L’innovazione che Lara Croft porta con sé è, ovviamente, quella di essere tra le prime protagoniste femminili del mondo dei videogiochi – un universo, soprattutto quello attivo negli anni Novanta, ancora ad appannaggio maschile – ma non solo: insieme a Super Mario, è uno dei pochi personaggi ad aver attraversato la quarta parete videoludica per mutare forma e diventare prodotto transmediale a 360°. Proprio in questi giorni è stato pubblicato “Tomb Raider I-III Remastered” per console e pc, una raccolta contenente i tre primi giochi di Lara Croft con una grafica decisamente più moderna rispetto alla seconda metà degli anni Novanta. Non ci soffermeremo tanto sui videogiochi, ma questa ricorrenza si è rivelata interessante per provare a ripercorrere tutte le curiosità che hanno permesso all’intrepida archeologa di diventare un fenomeno massmediale unico nel suo genere.

Per prima cosa, partiamo dalla fonte di ispirazione: come è nata Lara Croft e perché è stata così amata dai fan sin dal primo gioco? In realtà, la sua forte caratterizzazione è stata una delle chiavi del suo successo: Croft, infatti, si ispira ad una serie di personaggi immaginari osannati dal grande pubblico, come Indiana Jones, Tank Girl e James Bond. Ognuno di questi personaggi ha contribuito a forgiare le diverse sfaccettature della sua personalità, della sua vocazione e del suo stile di vita. Il riferimento più evidente è quello ad Indiana Jones, che ha ispirato la sua carriera di archeologa ed esploratrice, mentre il suo savoir faire così britannico è un riferimento allo stile di vita elegante di James Bond, senza dimenticare l’uso di bolidi velocissimi e di fantastici gadget con cui Lara si getta in azione; infine, non meno importante è il riferimento a Tank Girl, la protagonista dell’omonima serie a fumetti britannica, da cui recupera sicurezza e intraprendenza.

Dopo il suo debutto nel 1996, Lara Croft è finita presto sulla bocca di tutti: tutti parlavano del fenomeno “Tomb Raider”, anche al di fuori delle riviste specializzate dedicate ai videogiochi. La sua popolarità era diventata così significativa al punto che appena, l’anno successivo, l’eroina digitale conquista la copertina di un celebre magazine di moda e lifestyle del Regno Unito, “ The Face”, diventando il primo personaggio non umano a finire sulla cover del giornale. Da quel momento in poi, la protagonista di “ Tomb Raider” è diventata una vera e propria cover girl, accumulando un totale di oltre 1.400 copertine – anzi, nel 2016 è persino entrata nel Guinness dei Primati come il “Personaggio videoludico con più copertine di riviste in assoluto”. A proposito di Primati, Lady Croft ne detiene un altro, ossia di essere il personaggio femminile più venduto di tutti i tempi, con oltre 80 milioni di copie di gioco vendute in tutto il mondo. L’ascesa di Lara Croft come personaggio iconico – e non solo del mondo dei videogiochi, ma anche all’interno della cultura popolare di massa – viene suggellata nel momento in cui anche il cinema comprende il grande potenziale racchiuso nell’eroina di “Tomb Raider” e decide di farne un film. Alla fine, se ne gireranno ben tre, due dei quali agli inizi degli anni Duemila con protagonista l’attrice Angelina Jolie.

Non tutti sanno, però, che ancor prima di andare a Jolie, per il ruolo di Lara Croft era stata presa in considerazione Catherine Zeta-Jones, la quale stava vivendo un periodo all’insegna di grande popolarità grazie al successo di pellicole come “Entrapment” e “La maschera di Zorro”. Oltre alle possibili somiglianze fisiche, un altro punto a favore di Zeta-Jones era il fatto che l’attrice avesse origini gallesi, permettendo così una performance più autentica dell’elegante accento britannico di Lara; eppure, nonostante Zeta-Jones avesse dalla sua molte qualità che le avrebbero permesso di offrire un’interpretazione fedele del personaggio, alla fine venne scelta Angelina Jolie, che proprio a quel ruolo deve la sua ascesa nel mondo del cinema action. E che dire della Lara Croft popstar? Già, perché la protagonista di “ Tomb Raider” è stata anche una cantante. Durante le campagne di marketing per i primi giochi di “Tomb Raider”, sono stati pubblicati, infatti, due album musicali con l’idea di spingere le vendite dei videogiochi. I due dischi sono stati incisi in inglese, ma sono stati pubblicati solo in Francia – anche se è possibile recuperare ancora qualche brano da Youtube, se siete curiosi. Protagonista di una saga videoludica che esiste da quasi trent’anni; importante simbolo di empowerment femminile dentro e fuori il videogioco; personaggio fortemente criticato per la sua rappresentazione iper-sessualizzata; ragazza copertina; protagonista di una serie cinematografica di successo e persino cantante: c’è ancora da chiedersi per quale ragione Lara Croft sia diventata uno degli emblemi della cultura pop contemporanea?

di Fabrizia Malgieri

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