L’idratazione sotto il sole: “Ecco come proteggersi dai pericolosi raggi UV”

Reidratare la pelle dopo l’esposizione è fondamentale, così come scegliere i prodotti giusti per farlo. Ce ne parla Sara Pianigiani, formulatrice del brand green e Made in Italy, Biofficina Toscana.

« I raggi UV possono provocare numerosi effetti dannosi alla nostra pelle, tra cui fotoinvecchiamento, ipercheratosi, reazioni allergiche e secchezza cutanea. Una lozione doposole contenente attivi lenitivi e antiossidanti, lipidi emollienti e sostanze umettanti può contrastare la perdita di acqua transcutanea, ridurre eventuali arrossamenti e calmare la cute, mantenendo la pelle morbida e vellutata e prolungando la durata dell’abbronzatura».

Quali sono gli ingredienti che restituiscono alla pelle la giusta idratazione?

«Glicerina, basse percentuali di urea, estratto di aloe vera, lipidi emollienti, acido ialuronico ed estratti botanici lenitivi sono solo alcuni degli ingredienti maggiormente studiati e utilizzati nelle emulsioni da applicare dopo l’esposizione solare. Non è poi soltanto la crema a rendere la pelle morbida mantenendo inalterata la perdita di acqua transcutanea: serve una cura costante, giornaliera, rappresentata dall’esfoliazione della pelle con appositi scrub cutanei, che aiutano a togliere gli strati più superficiali di cellule morte, e dall’applicazione di un’appropriata quantità di protezione solare e prodotti idratanti. Infine, non dimentichiamo l’importanza di un’alimentazione sana e varia, perché la salute e la bellezza della pelle passano principalmente dall’interno».

Il doposole può essere per viso e corpo in un unico prodotto o servono cosmetici specifici per ogni area?

«Tendenzialmente la crema doposole per il viso può contenere più attivi antiossidanti e lipidi emollienti rispetto a una formulazione per il corpo, non risultando tuttavia pesante né unta. Inoltre, le formulazioni pensate appositamente per la pelle del viso spesso vengono testate dermatologicamente su pelli sensibili e, in particolare, quelle per il contorno occhi hanno un pH regolato sul pH della mucosa oculare che è diverso da quello del resto del viso. Infine, la percentuale di profumo di una preparazione per il viso può essere inferiore rispetto a quella di una crema per il corpo, perché la pelle del viso è molto sensibile”. Meglio, quindi, prediligere prodotti ad hoc per le diverse parti del corpo».

I bambini hanno bisogno del doposole? Ne serve uno specifico o va bene quello di mamma e papà?

« Fermo restando che i bambini non devono esporsi al sole e che se proprio è inevitabile allora devono farlo indossando indumenti appositi, cappello e occhialini da sole, è necessario che applichino formulazioni studiate appositamente per la pelle dei bimbi che prevedono un calcolo della tossicità specifico per il peso e il sistema immunitario di un bambino, che sono per ovvi motivi diversi da quelli di un adulto, in modo tale da garantire la sicurezza per la loro salute».

Quando si inizia a perdere la pelle, che fare? Applicare il doposole blocca questo processo? E cosa significa quello che accade alla pelle?

«Quando ci si espone in maniera inappropriata al sole, non applicando quindi la giusta quantità di protezione solare nella giusta frequenza, stando sotto il sole a orari non indicati e non indossando cappelli e indumenti adatti, la pelle si scotta, cioè subisce una vera e propria ustione da radiazione UVB. La scottatura è una reazione tossica a causa della quale le cellule più esterne della nostra pelle vengono gravemente danneggiate, infatti, la cute risulta gonfia e rossa e talvolta dolorosa. Quando si formano addirittura vesciche significa che sono stati danneggiati il derma, che è lo strato sottostante l’epidermide nella nostra pelle, e le terminazioni nervose. In entrambi i casi la pelle inizia a spellarsi, cioè a liberarsi delle cellule morte: bisogna quindi applicare frequentemente dosi abbondanti di lozioni doposole e, quando la pelle non sarà più dolorante, usare un apposito scrub cutaneo in modo da favorire l’eliminazione delle cellule danneggiate finché la pelle non sarà del tutto guarita. Fino a quando comunque la pelle è dolorosa, meglio fare bagni freddi, applicare formulazioni ricche di ingredienti lenitivi e assolutamente non tirare via la pelle morta».

Perché è importante per la nostra salute e per il pianeta scegliere prodotti green? E cosa significa per un cosmetico essere davvero green?

« Al di là del solo cosmetico in sé, prediligere coltivazioni locali e a km 0, fonti di energia rinnovabili, plastica riciclata, comprare indumenti di seconda mano, bere acqua di fonte, limitare o abolire il consumo di carne e l’utilizzo di carburanti di origine fossile sono le uniche scelte che attualmente possiamo permetterci se vogliamo salvare il pianeta. Un cosmetico green, come lo sono quelli di Biofficina Toscana, riassume in un certo senso questi principi: ha un pack riciclato o riciclabile, è prodotto in uno stabilimento nel territorio locale che utilizza fonti di energia rinnovabili, contiene materie prime biodegradabili e provenienti da territori vicini, nel nostro caso materie prime bio toscane, e ha un basso impatto sugli ecosistemi. La mission del nostro marchio, infatti, è sempre stata quella di valorizzare le realtà e le eccellenze locali reperendo materie prime bio toscane, di acquistare pack di qualità, sostenibile e 100% riciclabile, riciclato o biobased, di eliminare pack superfluo e nel caso di utilizzo, per esempio, di carta e cartone per materiale informativo di utilizzare carta certificata FSC. Inoltre, concepiamo formule rispettose dell’ambiente e della pelle seguendo i disciplinari della cosmesi ecobio che escludono l’utilizzo di alcune sostanze (PEG, petrolati, siliconi, parabeni, SLS, SLES, polimeri acrilici, coloranti di origine sintetica ecc.) e che perseguono alte percentuali di naturalità, fino al 99%».

di Francesca Pelucchi

© Copyright 2024 Editoriale Libertà