Måneskin, Iggy Pop e la musica che viaggia sui social e alla tv
Mentirei, se vi dicessi che la notizia della collaborazione tra Iggy Pop e i Måneskin abbia suscitato in me un qualsivoglia barlume di curiosità. Va bene così, intendiamoci. Un paio di canzoni del gruppo le ho “rubate” senza volere a mio figlio, che (giustamente) si ascolta quel che va di moda alla sua età. Personalmente, le canzoni non mi son sembrate un granché e credo sia legittimo rivendicare, a mia volta, i miei anni, i miei gusti musicali, il poco tempo a disposizione che (sinceramente) tengo per le cose a cui tengo davvero.
E tuttavia, sotto l’ombrellone di una spiaggia semideserta dell’Isola d’Elba, nei giorni scorsi l’occhio mi è caduto su una lunga, lunghissima serie di commenti e controcommenti. Perché, diciamocelo, quando non è televisiva, oggi la musica (e i personaggi) sono, soprattutto, dei fenomeni social. Lo stesso vale, probabilmente, per i loro fan e per noi giornalisti.
Non sono un’esperta social manager né mi interessa diventarlo. E, devo dire, questo rischia di diventare in assoluto il mio post più neutro di sempre. Perché, per quanto mi riguarda, che i Måneskin godano di grande successo, a me non fa né caldo né freddo, e neppure che collaborino con Iggy Pop. Casomai, continuo a fremere ogni volta che mi torna la voglia di ascoltare certi album degli Stooges, e persino qualche suo ultimo lavoro solista, tutt’altro che banale.
Nulla cambia nulla.
Se sono curiosa di ascoltare il brano? Ma se avete già scritto tutto, e di tutto, che curiosità dovrei avere? Rientro nella generazione che ancora venera, o quanto meno è attratta, dalla profondità. Per esaltarsi con tre note, anche fatte bene, dall’altra parte ci deve essere quantomeno un carisma come quello di Lou Reed! Vi pare poco?
A meno che si tratti di artisti tra i miei preferiti, preferisco andare alla scoperta di realtà meno edulcorate, studiate, pompate, discusse.
Resto qui, sotto il mio ombrellone, pensando che forse aveva ragione Frank Zappa.
Ci risentiamo dopo l’ultimo bagno.
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