Monica Vitti, il canto e la musica. Vecchi vinili da riscoprire

‘abbiamo tutti ricordata con commozione, Monica Vitti. Ammirazione. Gratitudine. Ed è stato incredibile verificare come, nonostante il suo lungo ritiro dalle scene, la sua presenza nei nostri piccoli mondi fosse ancora tanto pregnante. Merito senz’altro della sua ricca carriera, diversificata e meritoria. Tanto che il New York Times l’ha salutata con il titolo “Monica Vitti, la Regina del Cinema Italiano muore a 90 anni”.
C’è però una parte meno celebrata, piccola ma non riduttiva, che riguarda la Monica più brillante, quella che ha spesso cantato. Ed anche se il film più esemplare, in tal senso, è senz’altro quello al fianco di Alberto Sordi (“Polvere di stelle”, 1973), esistono altri momenti che suggellano la versatilità dell’attrice anche come cantante.

raccoglierli, oltre ad alcuni 45 giri usciti all’epoca, è una raccolta di vecchi vinili, sicuramente da riscoprire. Anzi, si lancia da questo blog oggi l’idea di una ripubblicazione, che senz’altro meriterebbe. La storica RCA ha proposto infatti le Colonne sonore originali dei film di Monica Vitti, con alcune sue interpretazioni. Correva l’anno 1982 e si potevano ascoltare “Il tango della gelosia”, in cui l’attrice canta insieme ai Camaleonti, il cammeo nel ristorante londinese dalla commedia rivoluzionaria di Mario Monicelli “La ragazza con la pistola”, ma anche “Se tu mi lasceresti”, in duo con Marcello Mastroianni, e persino “Miss Luna Special” con il celebre Coro di Nora Orlandi, presenza televisiva regolare negli anni Settanta e Ottanta. Naturalmente c’è spazio anche i duetti con Alberto Sordi (chi non ha mai fischiettato il loro “Ma ‘ndo’ vai”?) e, non ultimo, “Il racconto di Tosca” con Gigi Proietti.

a Monica Vitti è stata anche il soggetto – e di certo non solo l’oggetto – di alcune dediche sonore. Da quella che il raffinato Paolo Conte le fece durante il programma “Blitz” di Gianni Minà (“Avanti bionda”, 1982) a “Monica Vitti”, canzone pubblicata qualche anno fa da Le Rose. Di sicuro, anche in questi tempi bui Maria Luisa Ceciarelli (questo il suo vero nome) non smetterà di ispirarci.

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