Piacenza dà il benvenuto a Patti Smith. Stasera il concerto sul sagrato di Santa Maria di Campagna
A Cambridge, visitando la tomba di Wittgenstein, tra i massimi filosofi del Novecento nonché primo grande Asperger della storia dell’autismo. A Parigi, rileggendo Albert Camus e Arthur Rimbaud. Proprio lì, tra un caffé nero al Café Flora e due passi al Centre Pompidou, Patti Smith ha ricevuto la Légion d’Honneur. Quindi a Dresda, di fronte alla Madonna Sistina (quasi un presagio), e poi in treno da Berlino a Francoforte, per osservare lo scorrere della corrente del mondo da un finestrino.
Senza scordare un’altra onorificenza ricevuta nei giorni scorsi, da quando Smith ha iniziato il tour che proseguirà fino a fine settembre e che la porta oggi a Piacenza (stasera il concerto gratuito sul sagrato di Santa Maria di Campagna, offerto dalla Banca di Piacenza per i 500 anni della Basilica dei Frati minori – tutti i dettagli sul quotidiano “Libertà” di Piacenza): l’International Beethoven Award for i Diritti umani alla Beethoven Academy di Bonn.
E dunque Ciao, Madrid!, cuore pulsante della caliente Spagna, in tempo per postare una foto dei due amati figli, che la seguono come un’ombra.
Patti Smith conserva un cuore punk, ma è anche una delle intellettuali più influenti del Novecento. Famosa in ambito musicale, è – prima di tutto – poetessa. E come scrisse l’incommensurabile Nanda Pivano – a cui Patti dedicò il brano “Wings” – in Smith coesistono «la singolarità e la libertà dell’essere artista donna».
Questa giornata, di sicuro le riserverà molte sorprese: un occhio agli affreschi del Pordenone, un palcoscenico originalissimo da affrontare con l’anima sempre pronta a spiccare il volo e, soprattutto, il soggiorno dai Frati Minori di Santa Maria di Campagna. “Visto l’alto numero di richieste – ha spiegato nei giorni scorsi l’avvocato Sforza Fogliani – abbiamo persino pensato a una location alternativa, ma questo significava, prima di tutto, andare contro la volontà dell’artista. Patti Smith, ribadendo la sua vicinanza alla comunità francescana, ha scelto di esibirsi qui a Piacenza proprio per i 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna. Quindi, la location ideale è rimasto il sagrato della Basilica (o la Basilica stessa, in caso di maltempo – in questo caso, purtroppo, potranno entrare solo i soci e i clienti della Banca di Piacenza)”.
Benvenuta a Piacenza, Patti Smith!
Prossimamente cronaca e approfondimenti sul quotidiano “Libertà” e, tra sette giorni, su questo blog.
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