Profumiamo è una storia tutta italiana e femminile tra casa, famiglia e amore
Conosciamo Marisol Brembilla, ideatrice e fondatrice del marchio di profumi, Profumiamo. Durante gli anni della pandemia, a 52 anni, ha deciso di intraprendere un’avventura imprenditoriale legata alla sua passione per le essenze e, nonostante il parere contrario di molti, lanciare una linea innovativa di fragranze dedicata alla casa, al bucato e anche agli animali.
«Sono figlia di imprenditori, sono cresciuta nel commercio e mio padre me lo diceva sempre: Marisol tu saresti una grandissima venditrice. Purtroppo, finché i miei genitori erano in vita, non sono mai riuscita a dimostrargli che avevano ragione. Profumiamo, il progetto che sto curando ora con tanto amore, li avrebbe resi orgogliosi. Ho fatto tanti lavori nella mia vita, ma nulla che sentissi proprio mio, che mi appassionasse completamente. Durante i vari lockdown ho approfittato del gran tempo a disposizione per studiare tantissimo perché sentivo che era arrivato il momento di buttarmi in un progetto che mi ronzava nella testa da un po’. Sono una grande appassionata di essenze, amo i profumi e volevo rivoluzionare il panorama delle fragranze dedicate alla casa. Non trovavo mai, infatti, fra quelli in commercio, dei profumi veri e propri per il bucato o gli ambienti che fossero preziosi e non si limitassero a sapere di pulito. Spesso le “home fragrances” vogliono evocare freschezza, ma non profumare realmente il bucato come quando si indossa una fragranza. Io volevo creare qualcosa che fosse wow, che profumasse davvero, che fosse iconico, riconoscibile, non desideravo creare solo dei profumi buoni, ma volevo che fossero irresistibili. Così ho acquistato le migliori essenze, che sono quelle che tutt’oggi usiamo nei nostri numerosissimi prodotti, e ho iniziato a sperimentare. Ho chiesto, perciò, aiuto ad alcuni profumieri, a cui oggi sono molto grata, di insegnarmi come evocare ricordi attraverso i profumi, come creare i giusti mix per favorire la calma, la serenità oppure infondere energia. All’inizio non mi hanno subito incoraggiata, pensavano, piuttosto, che rischiassi di fare un buco nell’acqua perché il mercato andava in un’altra direzione, ma io non ho mollato. Nel mio garage, perché sono davvero partita dal nulla, piano piano, esperimento dopo esperimento, hanno preso vita i miei profumatori per il bucato, il nostro fiore all’occhiello, e grazie a mio figlio Paolo, che oggi lavora con me, e con il supporto di mio marito, ho iniziato a farli conoscere. Abbiamo regalato le mie prime quattro profumazioni ai nostri amici che le hanno amate molto e poi questi, a loro volta, li hanno regalati ad altri amici e altri ancora. In pochissimo tempo tutti volevano i miei profumi da aggiungere al detersivo e, con una bella dose di coraggio, allora ho deciso di creare la società e il marchio. Oggi i profumatori del bucato sono trentacinque, ma abbiamo anche un estratto per la persona, alcuni burri corpo, due detersivi per la casa e uno inodore e completamente biodegradabile per lavare il bucato a mano e in lavatrice, un’acqua profumata per cani e presto arriverà tutta una linea di cosmetici per i nostri amici pelosi».
Cosa significa questo progetto per lei?
« Prima di tutto la realizzazione di un sogno, ma anche una riscossa perché è tutta la vita che volevo dimostrare a mio padre ciò che si aspettava da me e credo che oggi sarebbe davvero fiero di quello che sto facendo. Profumiamo non sono solo io, chiaramente. Perché senza mio figlio, che mi segue la comunicazione e il marketing, e mio marito che invece si occupa dell’amministrazione, io non potrei farcela. Però, le fragranze le invento io, nasce tutto da me e sono molto orgogliosa della temerarietà che ho avuto e che mi sta dando immense soddisfazioni. Perché i profumi piacciono davvero tanto e chi li prova poi se ne innamora e non li lascia più. Tanto che il nostro strumento principale di vendita è il passaparola. La forma di marketing più vecchia del mondo, ma quella in cui crediamo tanto perché se un prodotto te lo consiglia un amico, ti puoi fidare al cento per cento».
Quali sono le caratteristiche dei suoi profumi?
« La persistenza, prima di tutto. Volevo profumi che rimanessero addosso ai capi. Quando si aprono gli armadi, quando si stende il bucato, la casa si permea di profumo che caratterizza gli ambienti. Utilizziamo essenze cosmetiche di altissima qualità, naturali, sicure e che colpiscono naso e mente. In più, nei nostri prodotti, c’è tanto amore, un ingrediente che per me è fondamentale nella vita, come nel lavoro. Faccio tutto con grande passione e spero che questa leva si senta e le persone la percepiscano in ogni profumo ».
Quanto incidono gli odori sull’umore, sul benessere?
«Tantissimo. Il profumo dà calore, evoca i ricordi, ne crea di nuovi, racconta qualcosa di ogni casa, di ognuno, ti fa subito capire con chi si ha a che fare. Per questo per me non si tratta di frivolezze. Scegliere un profumo e farlo proprio è un vero e proprio rito. E ogni occasione ne ha uno dedicato. Abbiamo deciso di rivolgere al buon riposo, per esempio, una linea di prodotti con un profumatore per lavare le lenzuola e i pigiami a base di camomilla, lavanda e miele, e uno spray della buonanotte con le stesse note, proprio per conciliare il sonno e il benessere notturno, un momento della giornata molto importante».
Quali sono i suoi prossimi obiettivi?
« Inventare nuovi profumi e prodotti, ma in maniera maggiormente sostenibile. Vogliamo dismettere tutto ciò che è plastica dai nostri pack per convertirci alle bioplastiche. È un cambiamento che vogliamo fortemente. Per ora lavoriamo con plastica riciclabile, ma non è abbastanza e dobbiamo fare ancora di più la nostra parte per un mondo migliore».
di Francesca Pelucchi
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE