Skinius: il diritto della pelle di esser trattata con scienza e coscienza
CONOSCIAMO LA DOTTORESSA MARIAGRAZIA BONIARDI, FONDATRICE DEL BRAND ITALIANO, BIOLOGA E DOCENTE
« Fin da piccola ho sempre convissuto con una pelle estremamente sensibile, caratterizzata da allergie cutanee che mal tolleravano la maggior parte delle formulazioni in commercio trent’anni fa», racconta la dottoressa Boniardi, fondatrice del marchio di cosmesi Skinius.
« Le circostanze mi hanno così portata a mettere a punto un complesso, la Fospidina, che è stata una salvezza: un potente rigenerante anti aging, che ha dato nuova forza alla mia pelle. Ma non solo alla mia. Infatti, il gel che ho formulato ha fin da subito conquistato una ristretta cerchia di amiche e poi, dopo le prime pubblicazioni scientifiche, anche farmacisti e medici. Da qui ho pensato all’opportunità di poterlo condividere e commercializzare».
In un mercato molto ricco di prodotti, anche la scelta del nome del proprio marchio deve aver avuto un certo peso. « Ho subito pensato al nome Skinius, perché è l’unione di due parole, l’inglese “skin”, che significa pelle, e quella latina “ius”, che vuol dire diritto. In questo modo, infatti, potevo immediatamente comunicare la mission che mi ero prefissata e cioé il diritto della pelle di essere trattata con scienza e coscienza».
E così hanno preso vita i prodotti ora in commercio. « Il primo che ho formulato è stato appunto quello a base di Fospidina, commercializzato con il nome Fospid, ed è un potente siero rigenerante anti aging. Dopo sono stati formulati altri prodotti per rispondere alle varie necessità, come gli inestetismi della dermatite seborroica e della pelle a tendenza acneica, ma esiste anche una linea per capelli e una linea solare, oltre a degli integratori a supporto dall’azione dermocosmetica per un effetto booster “in& out”. Per me comunque è fondamentale che tutti i prodotti dermocosmetici siano adatti anche a chi ha la pelle sensibile, perché tutto è nato dalle mie esigenze e io sono molto attenta a questo aspetto». Ma non solo: « Il mercato della bellezza è in forte crescita e la scienza è alla continua ricerca di materie prime biocompatibili, in grado di aiutare la pelle a stare meglio senza danneggiare l’ambiente. Per noi di Skinius è un tema fondamentale. Non è solo una mission aziendale, ma è uno stile di vita e di pensiero. Facciamo grande attenzione a selezionare pack sostenibili e riciclabili, conteniamo l’uso della carta, ci impegniamo dove possibile per la sostenibilità».
Un approccio alla bellezza globale, che significa considerare le esigenze della pelle in ogni aspetto.
«Quando si parla di cosmetici da scegliere di usare il parametro da considerare non è solo l’età, ma anche l’esigenza specifica di ognuno, in quale periodo dell’anno ci troviamo e che stile di vita abbiamo. Un po’ come quando decidiamo cosa indossare in base al tempo e a cosa faremo durante la giornata. Tuttavia, in generale, voglio consigliare di coccolare la pelle sempre, perché è un organo esteso e prezioso che ci accompagna ogni giorno e racconta di noi moltissimo, esprimendo, senza poterle nascondere, le nostre emozioni. A 20 anni può essere utile utilizzare, se necessario, formulazioni adatte alla pelle mista, grassa e a tendenza acneica, ma anche è importante mantenere una buona idratazione del viso e del corpo. Intorno ai 35 anni, invece, compaiono le prime micro rughe, pertanto è necessario utilizzare formulazioni anti età capaci di aiutare la rigenerazione cellulare, ponendo attenzione particolare anche a zone delicate del nostro viso come il contorno occhi e il contorno labbra per le quali è bene usare prodotti specifici. Quando la pelle è più matura, diciamo intorno ai 60 anni, ha bisogno di tutto il nostro sostegno per essere mantenuta tonica e nutrita grazie a formulazioni ricche e all’assunzione di integratori. Una raccomandazione valida sempre è poi di fare quotidianamente una buona detersione della pelle del viso, soprattutto se utilizziamo il make-up. La sera bisogna rimuovere dalla pelle le impurità accumulate durante la giornata», conclude la dottoressa.
di Francesca Pelucchi
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