Un antico monastero diventa un videogioco con IncrASTible!
Il monito è quello di ricordare, di non lasciare che la memoria culturale e storica del passato cada nell’oblio. È questo il messaggio che i cinque protagonisti di IncrASTible! L’incredibile Monastero di Astino ricordano a chi prova il loro videogioco. Da non molto è infatti disponibile un videogioco in realtà aumentata che racconta la storia del monastero di Astino, nel territorio del comune di Bergamo. È un luogo in cui si stratificano centinaia di anni di storia, visto che la sua fondazione risale agli inizi del XII secolo (o alla fine dell’XI, non c’è accordo sulla data precisa). Uno dei moltissimi edifici italiani che meriterebbero di essere riscoperti e valorizzati, anche perché tra le sue mura non sono mancate le storie curiose, che fornirebbero ottimi spunti per un romanzo o un film: omicidi, intrighi, un po’ di peste e anche delle povere donne ritenute pazze (quando il monastero fu riconvertito in ospedale psichiatrico, nel 1832). Tuttavia, per raccontare queste storie, non si è scelto di scrivere un libro o di girare un film. Si è infatti deciso di produrre un video-gioco, che racconta la storia del monastero attraverso cinque iconici personaggi, le cui vicende si dipanano dal 1146 al XIX secolo. Ci sono i vescovi Gregorio e Guala de Roniis (il primo misteriosamente assassinato, il secondo coinvolto nella lotta delle investiture), il monaco Aurelio Chiesa (che portò la peste dentro al monastero nel 1629), l’architetto Giacomo Bianconi (che trasformò il monastero in manicomio) e a melanconica Ada. A differenza degli altri quattro, Ada non corrisponde a un preciso personaggio storico, ma è stata ideata come rappresentante di tutte le donne che furono rinchiuse nell’ospedale psichiatrico.
Come detto, IncrASTible! è un videogioco in realtà aumentata. Ciò significa che si gioca inquadrando lo spazio circostante con il proprio telefono, per cui bisogna trovarsi al monastero di Astino per poter incontrare i fantasmi dei cinque personaggi e aiutarli nelle loro missioni. Questa esperienza geolocalizzata vuole essere un incentivo per visitare il monastero. È ovviamente possibile scaricare e avviare IncrASTible! anche altrove, ma si possono vedere solo i contenuti introduttivi. I cinque incarichi da risolvere si attivano solo recandosi in specifiche aree del monastero, che sono indicate su una mappa. Al fianco di queste missioni (come liberare Ada dalle sue catene e trovare il luogo in cui il vescovo Gregorio è stato assassinato) sono presenti alcune schede educative, per coloro che vogliono approfondire ulteriormente la storia del luogo. Come avviene in altri videogiochi educativi di questo genere, si è scelto infatti di stratificare le informazioni su più livelli di approfondimento, per non appesantire troppo la narrazione di base che viene portata avanti durante l’avventura. Per riscoprire le storie del passato (e per non dimenticarle, come ci ricordano i cinque protagonisti del gioco) serve qualcosa che susciti l’interesse, che vada a immergerci in un mondo affascinante. L’Italia è piena di simili storie, non solo al monastero di Astino, ma troppo spesso finiamo per ignorarle.
Il videogioco IncrASTible! è stato realizzato da alcuni docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona in collaborazione con il CNR di Genova ed è stato promosso da Fondazione Mia con il contributo di Fondazione Cariplo.
di Francesco Toniolo
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE