“Una poltrona per due” ritorna in tutte le sale ed è sempre di tendenza
Segreti e curiosità su uno dei film più amati del periodo natalizio diretto da John Landis e interpretato da Eddie Murphy e Dan Aykroyd
È diventato uno dei film natalizi per eccellenza, nonostante non parli strettamente di Natale. È l’appuntamento fisso di molti italiani per il cenone della Vigilia, di cui oramai si conoscono le battute a memoria. “Una poltrona per due” – la geniale commedia diretta da John Landis e con protagonisti Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis – si prepara a fare ritorno al cinema in versione restaurata per pochi giorni, dal 9 all’11 dicembre, grazie ad un’iniziativa di Adler Entertainment.
A distanza di oltre 40 anni dal suo debutto sul grande schermo, la pellicola torna nei cinema in una versione restaurata in 4K e si conferma una delle commedie più brillanti degli anni Ottanta, che si ispira all’opera di Mark Twain, “Il principe e il povero”, e al cinema di Frank Capra. Al centro della storia, c’è Billy Ray Valentine, un imbroglione squattrinato interpretato da Eddie Murphy, il quale prende il posto di un arrogante investitore chiamato Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd): si tratta, in realtà, di uno scambio di persona ordito per scommessa da due fratelli milionari (Don Ameche e Ralph Bellamy) annoiati e senza scrupoli.
È con spirito irriverente che prende il via uno dei film comici più divertenti e oltraggiosi di quel periodo – contenente una critica sociale spietata contro il capitalismo e la generazione yuppie – che ha lanciato la carriera cinematografica di Eddie Murphy e ha anche permesso a Jamie Lee Curtis di evolversi da attrice iconica di genere horror (indimenticabile il suo ruolo nella serie “Halloween”) alla commedia. Ci sono diversi aneddoti che ruotano attorno alla pellicola e che ne hanno indubbiamente ingigantito il mito. Primo tra tutti, la storia di “Una poltrona per due”: lo abbiamo detto, l’opera si ispira in modo dichiarato al racconto di Mark Twain, ma in realtà, lo sceneggiatore Timothy Harris ha avuto l’idea mentre guardava due fratelli che giocavano a tennis: «C’erano questi due fratelli, entrambi dottori, con cui giocavo a tennis abbastanza regolarmente, ed era davvero irritante giocare con loro perché c’era una grande rivalità tra i due, sempre e su qualsiasi cosa». Ne ha poi discusso con il suo collega Herschel Weingrod, al quale ha presentato l’idea di questi due fratelli che discutevano su natura contro educazione – e così, i due si sono messi al lavoro. Dan Aykroyd e Eddie Murphy non sono stati le “prime scelte” quando si è deciso il cast del film: inizialmente, infatti, erano stati coinvolti nel progetto i due attori comici Richard Pryor e Gene Wilder, quando il film si chiamava ancora “Black and White”.
Tuttavia, dopo una serie di trattative non andate a buon fine, si decise per la coppia Aykroyd e Murphy; mentre il primo era già abbastanza famoso grazie allo show comico “Saturday Night Live” e a pellicole di successo come “I Blues Brothers”, Murphy era ancora un volto poco noto all’epoca. Anzi, lo stesso Landis ha ammesso in un’intervista di non conoscere chi fosse, nonostante la Paramount Pictures nutrisse grandi aspettative nei confronti dell’attore comico mentre discutevano delle star da coinvolgere: «Mi hanno detto, “Cosa ne pensi di Eddie Murphy che interpreta la parte di Billy Ray Valentine?”. E io ovviamente ho detto, “Chi è Eddie Murphy?”». Forse uno degli aspetti più interessanti di “Una poltrona per due” è il suo finale, che per molti resta poco chiaro – in fin dei conti, non tutti siamo investitori che comprendono come funziona l’andamento azionario di determinati titoli e prodotti di bene e consumo. Dopo aver scoperto l’inganno ordito dai due avidi fratelli Duke, i personaggi di Aykroyd e Murphy decidono di vendicarsi. Sapendo in anticipo come stava andando la produzione dei contratti futures sul succo d’arancia (per cui si intendono contratti firmati da due parti che si accordano per scambiare, in una data futura, una certa quantità di merce a un prezzo prestabilito), i Duke pianificano di acquistarli per poi speculare in borsa. Peccato che il rapporto in cui entrano in possesso i due fratelli è un falso orchestrato ad arte da Aykroyd e Murphy – se il vero report sostiene, infatti, che il raccolto del-le arance è andato bene, quello fasullo consegnato ai Duke dice il contrario. Nel frattempo, Valentine e Winthorpe vendono allo scoperto 200 contratti futures di succo d’arancia con scadenza ad aprile, a 142 centesimi di dollaro. I due, infatti, sono al corrente che il loro valore crollerà all’apertura di Wall Street e potranno coprirsi acquistando a un prezzo stracciato lo stesso succo d’arancia che si sono impegnati a vendere. Che è esattamente quello che accade alla fine del film: Valentine e Winthorpe prendono accordi per vendere arance che ancora non hanno a un prezzo molto alto, e poi a comprare le arance che dovranno vendere a un prezzo molto, molto più basso. In gergo finanziario, Winthorpe e Valentine hanno praticato insider trading, per cui si intendono quelle operazioni di borsa sulla base di informazioni che non sono pubbliche. Tale pratica era possibile negli anni Ottanta, ma dal 2010 è diventata illegale attraverso una legge nota in gergo come “Eddie Murphy Rule” – proprio per via del film.
di Fabrizia Malgieri
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