Yoga: i benefici fisici e mentali di una delle pratiche più antiche

Si è appena celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dello Yoga che cade ogni anno il 21 giugno. Questa data venne scelta perché è il giorno più lungo dell’anno nell’emisfero settentrionale e condivide un significato speciale in molte parti del mondo. Secondo le antiche scritture indiane, infatti, venerare il sole e la luce, simboli d’immortalità, porta prosperità e salute al corpo e alla mente. Farlo, quindi, nel giorno del solstizio d’estate, la Festa del Sole e della Luce, è ancora più significativo. Per parlare di questa antica disciplina, abbiamo intervistato Silvia Bianco, titolare de LoStudioBianco a Milano e creatrice del brand di profumeria Mani Perfumes.

Partiamo dalle basi, cos’è lo yoga e come approcciarsi per la prima volta a questa disciplina?

«Lo yoga è una disciplina spirituale. Anche se oggi a volte yoga è una parola usata in ambiti non esattamente spiritualmente evoluti, indica un sistema che arriva a noi da antiche culture e tradizioni orientali, nelle quali indicava un percorso e una disciplina necessari per raggiungere l’“unione” – significato letterale della parola yoga – con la propria parte divina e uscire finalmente dal ciclo di vita e morte, detto in sanscrito samsara.

Lo yoga è un percorso di vita e la maggior parte delle persone in Occidente viene a conoscenza di questa disciplina per un suo piccolo aspetto che è però diventato famosissimo, le pratiche fisiche dello hatha yoga. Consiglio di approcciarsi con mente aperta e molto rispetto a questa pratica: non ha nessun valore, dal punto di vista dello yoga, riuscire in posizioni fisiche impossibili, è più importante ciò che si impara su di sé praticando».

Come le diverse tipologie di yoga possono aiutare corpo e mente?

«Secondo la tradizione classica, sono quattro le vie, o yoga, che portano all’Illuminazione: il raja yoga, lo yoga reale, che porta ad avere padronanza di sé. Lo hatha yoga fa parte di questo percorso. Si prefigge la purificazione fisica per migliorare lo stato interno del corpo per prepararlo alla meditazione e alle energie di pratiche spirituali potenti. Si declina nei vari stili a seconda delle scuole. Astanga, jivamukti e yin, per dirne alcuni.

Il bhakti yoga, lo yoga devozionale, che si manifesta riconoscendo e amando la natura divina in tutti gli esseri senzienti e cercando di rimanere in questo stato. Un esempio di questa pratica è il canto dei mantra o dei kirtan: sono in grado, per esempio, di influenzare positivamente il flusso di pensieri ed emozioni. Lo jnana yoga, lo yoga della conoscenza, è considerato il sentiero della saggezza e prevede lo studio approfondito, soprattutto di testi sacri.

C’è poi il karma yoga, o yoga dell’azione, che prevede di offrire servizio all’umanità attraverso azioni concrete per la comunità e tutti gli esseri senzienti. Le azioni vanno compiute con distacco e non aspettandosi nulla in cambio, in modo da essere liberi dal desiderio e dalla brama».

Quali sono le buone pratiche da mantenere a compendio dello yoga?

«Si parla di yama e niyama che sono le linee di condotta morali da seguire e che sono forse la pratica più importante di tutto il percorso dello yoga. Tra gli yama, i cinque precetti del fare, troviamo al primo posto ahimsa, il principio di non violenza. Per questo motivo, gli insegnanti di yoga dovrebbero essere vegetariani o, ancora meglio, vegani. Il controllo dell’orgoglio, dell’ego e della vanità sono altri aspetti importanti dello yoga».

A chi consiglieresti lo yoga e perché

«Lo yoga è consapevolezza e unione a tutti i livelli delle nostre differenti parti: lo consiglio a chiunque sia in cerca di un significato più profondo e spirituale della vita conoscendosi più a fondo. Non lo consiglierei a chi cerca solo uno sport».

Nuovi stili di yoga «Lo yoga è considerato disciplina di vita che, con i suoi benefici psicologici e spirituali, è molto più di una mera attività fisica – spiega Monica Geel trainer presso Aspria Harbour Club -. Una pratica costante e regolare contribuisce a una riduzione di ansia e stress, al miglioramento dell’elasticità e della forza fisica, a una maggiore capacità di controllo di sé e delle proprie azioni. Nato come disciplina praticata dagli uomini, è tuttavia ancora molto associato al mondo femminile. In realtà, lo yoga a livelli differenti è praticabile da individui di tutte le età, il che lo rende trasversale, capace quindi di contrastare l’inattività fisica». Esistono diversi stili di yoga, ognuno dei quali ha caratteristiche distintive che offrono al praticante un differente livello e tipo di esercizio fisico ed esperienze mentali ed emotive. Per esempio, il rocket yoga, nuovo corso entrato a far parte quest’anno nelle discipline dell’Aspria Harbour Club di Milano, si concentra su posture di allungamento, forza, equilibrio e rilassamento, che permette alla fine della pratica di sentire la mente più leggera e il corpo purificato. «Consiste in uno yoga rivisitato della serie di ashtanga yoga, una delle tipologie di yoga più conosciute, ma anche più rigide. Al contrario dell’ashtanga yoga, infatti, il rocket yoga è più accessibile ed è considerato potenziante, facendo aumentare in breve tempo il ritmo cardiaco e la sudorazione con l’obiettivo di purificare il corpo», spiega Monica Geel. Le sessioni di rocket yoga, dunque, «grazie alla dinamicità e velocità dei movimenti, aiutano a rendere la circolazione sanguigna più fluida e, aumentando il calore interno, a bruciare molte tossine. Allo stesso tempo, come molte altre tipologie di yoga, rende più flessibile il corpo e potenzia molto i muscoli allungandoli. Pur essendo una delle pratiche più attive e dinamiche, aiuta anche a calmare la mente perché durante ogni sequenza movimento e respiro si allineano sempre di più, alleviando quindi lo stress e sviluppando serotonina, ovvero, l’ormone del buonumore», aggiunge Geel.

di Francesca Pelucchi

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